CASERTA. Proseguono le attività culturali del Museo delle Scienze e delle Tecniche di Morcone che ieri sera ha riscosso gran successo alla conferenza "percezione sensoriale e realtà immaginata", con il patrocinio dell'Accademia Olimpia. Il relatore Vincenzo Iorio (nella foto), direttore dell'ente museo, con la sua simpatica e autorevole parlantina ha "bruciato", senza che il pubblico se ne accorgesse, ben due ore di relazione.
Un percorso didattico di semplice fruizione che attraverso l’analisi delle modalità percettive dei nostri sensi , della natura fisica della materia condensata e delle ultime scoperte nel campo della fisica quantistica cerca di trovare una risposta diretta al problema della coscienza.
L'argomento preparato dal Museo Scuola Achille Sannia ha voluto raggiungere piuttosto ambiziosamente un confine molto sensibile che esiste fra l’oggettività della realtà fisica e la coscienza. Molti punti discussi andrebbero dipanati e approfonditi ma, durante la relazione, ci siamo accorti che l’oratore volesse direttamente mostrare che oggi siamo arrivati finalmente ad un punto di svolta importante nel quale le leggi fisiche si cominciano a confrontare con la coscienza.
L’aula magna dell’Istituto Manzoni di Caserta, dove si è tenuta la conferenza, era traboccante di convenuti tra cui esponenti della ricerca quali il prof. Pietro Santorelli, prof. Salvatore Rao, Beniamino Silberstein. In rappresentanza del Museo delle Scienze del Sannio vi era l'ingegnere Eugenio Amitrano e il Socio Onorario, Alessandro Fedele. Quest'ultimo ha anche presentato il Direttore per la sua lunga esperienza di ricercatore e divulgatore scientifico. Verso la conclusione ha poi fatto sapere che tra non molto diventerà nonno dalla sua primo genita Adriana e il pubblico emozionato ha voluto sollevare un lungo applauso.
Le persone che hanno preferito una serata di cultura - dice il direttore Iorio - invece di assistere alle partite che erano in programma per la serata, sono da encomiare e questo sottolinea che Caserta è una città dove la cultura e la buona divulgazione può avere la meglio sulla staticità delle abitudini.