"Le mani sulla città" di Rosi, la versione restaurata all'Umberto
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Sab 23 Marzo 2019 18:09
Lunedì alle ore 19 verrà proiettato per la prima volta a Napoli il film “Le mani sulla città” (1961) di Francesco Rosi nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale. Introduce Armando Ciotola (Cinema Fiction). Interventi post proiezione degli ospiti: Angelo Curti (Presidente Teatri Uniti Produzioni), Andrea Bagnale/Antonio Acampora (CinemaFiction), Gli studenti del liceo Umberto I a confronto con il maestro del cinema, ex alunno illustre della storica scuola
L'evento si inserisce nel calendario di eventi del progetto “Diario napoletano. Appunti di viaggio dentro la storia di Napoli” che verrà presentato nella stessa giornata alle ore 10. Aprono i lavori Laurent Burin Des Roziers (Console Generale – Direttore Istituto Francese di Napoli), Carlo Antonelli (Dirigente Scolastico del Liceo Classico Statale “Umberto I” di Napoli), Sabrina Innocenti (responsabile del progetto, Liceo Umberto I di Napoli). Introduzione alla giornata del CineHackaton e alla proiezione curate da CinemaFiction, modera Arturo Lando (giornalista). Interviene: Prof. Augusto Sainati (docente di Storia del Cinema, Università Suor Orsola Benincasa) Angelo Curti (Presidente Teatri Uniti Produzioni) e Titta Fiore (Presidente della Film Commission Regione Campania)
Alle ore 10.30 la Proiezione film “Diario napoletano” (1993) di Francesco Rosi (89'). Alla proiezione parteciperanno gli allievi del Liceo Umberto I iscritti al progetto, gli studenti del corso di Storia del Cinema del prof. Augusto Sainati (UNISOB), e gli allievi della Scuola CinemaFiction, formazione e produzione. Al termine dibattito e incontro con il pubblico presente .
Dalle ore 13.45 – 14.15: costituzione dei 2 gruppi di allievi per attività nei laboratori pomeridiani. A seguire il regista Massimiliano Pacifico incontra i rappresentanti dei 2 gruppi per interviste sul tema della Napoli del presente e quella che i ragazzi sognano per il loro futuro. Poi 2 classi di laboratorio con i ragazzi per lavorare su realtà e sogno nella loro città, quella che vivono e quella in cui vorrebbero vivere.