“James Brown ti Protegge!” è il cuore del messaggio Funkool racchiuso nelle parole impresse sul “santino” che il collettivo di selecters napoletani distribuisce da oltre quindicianni anni durante le serate, e che venerdì 1 febbraio, sul palco dello Zero81 - Laboratorio di Mutuo Soccorso di Napoli, si farà musica come Funkool Orchestra, l’ensemble composto da Djarah Kan, Valentina Conte, Serena Serino e Pask Napoletano alle voci, Mario Tammaro al trombone, Riccardo Colicchio ai sassofoni, Enrico Pizzuti alla chitarra, Mattia Leone alle tastiere, Dario Pezz al basso, Antonio De Luca alla batteria ed Enzo Cannavacciuolo alle percussioni.

L’idea di affiancare al djset una performance live, la Funkool Orchestra (si legge Òrchestra!) risale ad almeno 5 anni fa - racconta Mattia Leone, tra i fondatori di Funkool e tastierista - All’epoca io e Dario (Gessato, bassista) suonavamo con gli Inner City Affair, e a volte capitava di avere un djset Funkool all’apertura dei concerti. Legare insieme i due momenti per creare uno spettacolo unico che comprendeva un’attenta selezione musicale prima e dopo il live, accompagnando il pubblico per oltre 4-5 ore, era un’idea che ci piaceva molto. Ci è voluto un po’ ma finalmente nel 2018 abbiamo iniziato a lavorare concretamente al progetto, che nella nostra megalomania doveva contare una quindicina di elementi. Per ora ci siamo fermati a 11, ma nelle registrazioni che stiamo preparando contiamo di ampliare ulteriormente l’organico".

“La Funkool Orchestra nasce di fatto come un’estensione dello spettacolo vinilico Funkool, con l’obiettivo di proporre un momento live durante le serate che riportasse alla mente quello che c’è dietro ai groove funk e disco creati a cavallo tra gli anni ‘70 e ’80: formazioni di moltissimi elementi, trascinate da fiati, cori e percussioni, che facevano tanta improvvisazione e valicavano i generi musicali (pensiamo ai War, ai KC and the Sunshine Band, ai Brainstorm, per citare solo alcune tra le band più conosciute), senza usare campioni di nessun tipo e registrando quasi sempre in presa diretta pezzi anche di notevole spessore tecnico. Molti dei dischi che i Funkool passano durante le serate sono però di band spesso conosciute solo agli appassionati, a testimonianza di un momento storico in cui i produttori musicali, piuttosto che costruire prodotti a tavolino, preferivano lasciare incidere le band e far decidere al pubblico se meritassero o meno di andare avanti” (si legge nel comunicato stampa).

Se non ci sfugge di mano la cosa, data la nostra tendenza a esagerare (nel 2018 sono nate anche la Funkool Records e la Funkool Productions con una linea di clothing) - prosegue Mattia Leone -  l’idea di aggregare al progetto altri musicisti, ma anche dj e selecter, sarà la linea guida per il lavoro dei prossimi mesi. Napoli è in un periodo di fermento musicale davvero interessante, e noi che in un modo o nell’altro facciamo musica da un po’, abbiamo tanti amici che pur appartenendo a diverse generazioni, o essendo legate a diversi generi musicali, suonano innanzitutto per divertirsi e far divertire, prima ancora che per guadagnare denaro o successo. Molti anni fa, durante le serate allo Sputnik, quando Roberto (Tabacchini, tra i fondatori di Funkool e dj) era in pieno periodo Northern Soul, ho conosciuto Alfredo “dj Arnold” Maddaloni, grande collezionista di vinili e miniera di spunti musicali di ogni genere. Con lui oggi stiamo ragionando su come avviare produzioni internazionali targate Funkool Orchestra anche a partire dai suoi numerosi contatti. Qualche settimana fa, ad esempio, Alfredo era a Napoli con Frank Raines, dj e produttore di Detroit in tour in Europa, e abbiamo organizzato una jam session per dargli un assaggio del fermento musicale di casa nostra, coinvolgendo amici di formazioni storiche ed emergenti, come Funkin’ Machine, Napoli Rockers Syndicate, Weah. Altri progetti in cantiere per Funkool Orchestra coinvolgono “monumenti” del dancefloor napoletano come Speaker Cenzou, Ciccio Sciò e DNApoli, ma ci vorrà ancora un po’… le idee sono tante e il tempo è poco!

Come After Show, in chiusura della serata e in apertura della nuova mattinata … il FUNKOOL VINYL SET con:

- Dario “pezzotto”: 
nasce bassista e di conseguenza amante del groove e di tutto quello che prevede ritmo e ‘nu maronn’ e giro ‘e bass’.
- Gianpaolo “junp”: 
il più giovane dei 4, mette solo quello che piace a lui e puntualmente il suo gusto incontra quello della pista.
- Mattia “lion”:
enciclopedico, conosce perfettamente etichetta, anno di pubblicazione e minutaggio di ogni pezzo, il concorrente perfetto di lascia o radoppia.
- Roberto “bob”:
soulboy, dategli archi, falsetti o pezzi usati come campionamenti nella house music e lo fate felice, dopo 2 birre ha serie difficoltà a staccarsi dalla consolle.