Prosegue la stagione di concerti del Teatro di San Carlo con un appuntamento di grande pregio che vedrà protagonista martedì 17 aprile alle ore 20.30 la Royal Philharmonic Orchestra compagine fondata nel 1946 da Sir Thomas Beecham guidata per l’occasione da Pinchas Zukerman, che ne è principale direttore ospite. Zukerman sarà impegnato nella doppia veste di direttore d’orchestra e violino solista mentre al violoncello ci sarà Amanda Forsythe.  In programma “Il Cigno di Tuonela” dalla suite Lemminkäinen (quattro leggende dal Kalevala), Op. 22 di Jean Sibelius, il Concerto n. 1 per violino e orchestra, Op. 26  di Max BruchSospiri per orchestra d’archi, arpa e violoncello, Op. 70  di Edward Elgar, (arrangiamento di  Pinchas Zukerman) e ancora di Elgar Enigma Variations,  per orchestra, Op. 36.

Il primo brano in scaletta, “Il Cigno di Tuonela” dalla suite Lemminkäinen fu composto da Sibelius nel 1835. L’autore vi descrive, con evidenti richiami a Wagner (Ouverture del Lohengrin) e Rachmaninov (Isola dei morti Op. 29), il canto del cigno nero che solca le acque scure del fiume che circonda il regno dei morti (Tuonela).

A seguire il Concerto n. 1 per violino e orchestra, Op. 26  di Max Bruch, dedicato dal compositore al celebre violinista ungherese Joseph Joachim. Il Concerto, con il suo grande arco espressivo che unisce momenti cantabili e passaggi di grande virtuosismo è entrato di diritto nel repertorio dei maggiori solisti internazionali.

Atmosfera soffusa e struggente è quella dei Sospiri per orchestra d’archi, arpa e violoncello, Op. 70  di Edward Elgar, lavoro eseguito per la prima volta a Londra nell’agosto 1914. Dalla musica, caratterizzata da un’orchestrazione raffinata degli archi chiamati a sostenere la voce del violoncello solista, si percepisce un’ inconscia inquietudine dovuta all’avvicinarsi del primo conflitto mondiale.

Il programma della serata si chiude con Enigma Variations,  per orchestra, Op. 36 lavoro che consacra Elgar quale primo grande compositore sinfonico della Gran Bretagna. La partitura, accolta da trionfale successo già alla prima esecuzione nel 1899 alla St James Hall di Londra, presenta una strumentazione scintillante e avvolgente unita a una grande fantasia motivica e timbrica.