Una tecnologia d'avanguardia viene  sperimentata in ambito civile e ambientale, per la prima volta a  Napoli, per ottenere mappature del sottosuolo attraverso una metodologia meno invasiva rispetto alle tecniche utilizzate  nella pratica comune. Nella Galleria Borbonica, rileva una nota  dei promotori, ''è stata infatti installata la radiografia  muonica, una tecnica di diagnosi da applicare alle prospezioni  geofisiche: uno strumento che misura la direzione di un muone,  particella elementare, con carica elettrica pari a quella di un  elettrone''.     

L'attività avviene in collaborazione tra il Distretto ad Alta  tecnologia Stress, la Sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il coinvolgimento della società Tecno-In spa, socia di Stress, nell'ambito della attività di  sperimentazione previste da uno dei progetti del Distretto  "Metropolis-Metodologie e tecnologie integrate e sostenibili per  l'adattamento e la sicurezza di sistemi urbani", ed ancora con  il supporto dell'Associazione Borbonica Sotterranea. 

Analogamente alla tecnologia che è alla base di una  radiografica a raggi X, l'innovativo sistema, installato presso  la Galleria Borbonica, ''permette di ricostruire la traccia  lasciata dal muone che attraversa una parete o una superficie,  con la particolarità che i raggi muonici hanno la capacità di  attraversare spessori superiori''.     "Lo scopo del progetto è quello di verificare la capacità del  rivelatore di evidenziare alcune cavità note presenti al di  sopra del rivelatore, così come è posto nella posizione attuale  in prossimità della cisterna. In una seconda fase il rivelatore  verrà dislocato in maniera da poter "scoprire" eventuali cavità  non note o delle quali non si conosce più esattamente la  posizione", ha spiegato Giulio Saracino, professore  dell'Università Federico II e ricercatore dell'Infn.  "L'esperimento testimonia come le conoscenze sviluppate dalla  ricerca di base possano essere mutuate per innovare applicazioni  tecnologiche, tipiche del mondo delle imprese, finalizzate alla  protezione dell'ambiente costruito", ha detto Ennio Rubino,  presidente del Distretto Stress.     "Il trinomio conoscenza-innovazione-crescita è parte  integrante delle attività svolte da Stress, che supporta diverse  linee di ricerca che vanno dal tecnologico, all'economico, al  sociale affrontando, in chiave sostenibile, le problematiche dei  sistemi urbani" ha concluso Rubino.