Al cinema Delle Palme si è tenuto un incontro con proiezione del film “Una scomoda verità 2”, sequel del documentario che ha contribuito ad assegnare ad Al Gore, ex Vicepresidente degli Stati Uniti d’America, il Premio Nobel per la Pace del 2007. L’evento rappresenta il secondo momento del progetto “Clima.Obiettivo 30/50”, un “comitato per l’adattamento e il contrasto al cambiamento climatico” composto dadue giornalisti, Marco Merola Marcello Milone, e un architetto-scrittore, Francesco Escalona.

Visti gli studi allarmanti prodotti da novanta scienziati, interrogati  dall'ONU sul riscaldamento climatico, e i risultati modesti raggiunti dai Governi nella  COP24, in attesa delle  indispensabili decisioni a livello nazionale, europeo e mondiale, le grandi città come Napoli possono, e forse devono, agire in autonomia per ridurre la Co2 e produrre ossigeno– afferma Francesco Escalona -. Come? Abbassando le temperature sui propri territori, promuovendo massicci interventi di forestazione urbana e la mobilità sostenibile, riducendo sensibilmente l'uso dei combustibili fossili e sviluppando la ciclopedonalità. Ancora, mobilitando le risorse pubbliche e private già esistenti. In questa direzione esistono tutte le condizioni perché la città di Napoli promuova un grande e innovativo piano per il verde urbano gestito da una Società municipalizzata per il monitoraggio della qualità e per la produzione dell'aria”.

L'emozione suscitata appena pochi mesi fa dalle immagini di un'Italia devastata da eventi estremi, ricorderete l'esondazione dei fiumi, il mare che entra letteralmente nelle città, le Dolomiti pettinate da venti a 250 kmh e le colate di fango che hanno sepolto interi paesi, ha perso tutta la sua 'spinta' – continua Marco Merola -. I media trattano l’argomento, ma in maniera incompleta, fuorviante. Si confonde il clima con il meteo, si pensa che l'ondata di gelo che ha colpito gli USA possa 'allontanare' gli effetti del global warming, si fanno passare, insomma, messaggi che ingenerano smarrimento nell'opinione pubblica e servono solo a tratteggiare scenari apocalittici senza spiegare cosa si sta già facendo, in alcune parti del mondo, per contrastare e adattarsi al drammatico trend climatico”. 

Conclude Marcello Milone: “Clima. Obiettivo 30/50” è un Comitato apolitico e apartitico che intende  dare un’informazione corretta e rigorosa sui temi ambientali, accendere i riflettori su quanto sta accadendo a livello mondiale, in termini di ricerca e programmazione,  stimolare il dialogo e il confronto  tra esperti, istituzioni e cittadini. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli attori politici sull’urgenza degli effetti del cambiamento” .