Giovedì 10 settembre dalle ore 18.00 si terrà il vernissage della mostra di video arte “Lo dovevi fare anche tu” presso gli spazi della Chiesa di San Biagio Maggiore in via San Gregorio Armeno. La mostra è l'esito di un Open call per giovani videoartisti del panorama nazionale che sono stati invitati a ideare un video di breve durata (max 5 minuti) riguardante il tema della percezione e fruizione dell'arte contemporanea nei tempi odierni. Il titolo "Lo Dovevi Fare anche Tu!" cita, rispondendogli ironicamente, il famoso testo del critico d'arte Francesco Bonami (Lo potevo fare anch'io).  

LA COLLETTIVA. La mostra di videoarte è ideata e curata da Raffaele Loffredo, autore con Mario Franco del testo critico che la accompagna, e con il coordinamento generale di Francesco Ciotola. Il progetto è patrocinato dalla Fondazione Giambattista Vico e dall'Associazione Culturale Domus Memini. Cos'è l'arte oggi e cosa sta diventando? Chi può dire cos'è arte e perchè? Quali sono i parametri di giudizio e qual è oggi l'atteggiamento comune riguardo l'arte contemporanea? Sono alcune delle domande sulle quali i giovani artisti selezionati hanno dovuto riflettere. I video si palesano proiettati in loop negli spazi della Chiesa di San Biagio Maggiore sita in Via San Gregorio Armeno a Napoli.

I VIDEOARTISTI E OPERE.  Tommaso Pedone: “Metamorfosi di Narciso”.     Daniele Rosselli “Informazione liquida”. O-Ring Art Studio: “Heartquake”. Michelangelo Napolitano: “Battito”. Paola Aucelli: “Elogio alla follia”. Luigi Auriemma: “Natura morta”. Emanuele Castellano: “Maria”. Pietro Lama/Roberta Iadevaia: “Anarchiche visioni artificiali”.

LA VIDEOARTE. Nasce dalla registrazione di immagini e dalla successiva trasformazione delle stesse attraverso una fase di post-produzione. La fase del montaggio è fondamentale, quanto e più di quella della registrazione. L’esercizio del montaggio è di per sé fase di sperimentazione; come per la stesura di un testo, laddove pur essendo predefinito il concetto che si vuole esprimere, la forma nasce in corso d’opera, e si trasforma ed affina anche in relazione alle altre parti del testo. Creare un video sul tema della percezione e fruizione dell'arte oggi, terrà conto anche dell’incidenza di un altro fattore, noto come remoteness, ovvero la distanza cognitiva che separa l’origine primaria delle opere dal momento della sua fruizione, e come questa vada ad incidere sulla percezione dell'ascoltatore/spettatore prima ancora che divenga il “divulgatore” o il critico dell’opera stessa.