Perché un sito perde posizioni su Google
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Mer 06 Febbraio 2019 15:59
I motivi per i quali un sito può perdere posizioni su Google sono numerosi, ma in molti casi una improvvisa riduzione dei risultati sui motori di ricerca è correlata a falle di sicurezza. La colpa, per esempio, può essere del server. Non tutti sanno che anche i server sono analizzati dai motori di ricerca, che hanno il compito di verificare la loro attendibilità. Un problema si può concretizzare quando si opta per un server molto economico e improntato al risparmio: così può accadere che i dati di un sito "normale" finiscano insieme con quelli di un sito pornografico o dedicato al gioco d'azzardo. Una situazione di questo genere ha un'influenza negativa nei confronti della reputazione del sito, il cui posizionamento - di conseguenza - è destinato a scendere. Il server, inoltre, è importante anche sul piano dell'ubicazione geografica: se, per dire, il server che ospita un sito con dominio italiano è situato nello Sri Lanka, viene notata una sospetta incoerenza che non può che avere ripercussioni.
Come risolvere il problema?
Che cosa si può fare per risolvere questo inconveniente ed evitare di continuare a perdere posizioni? Il consiglio è quello di fare affidamento su un esperto del settore come Egidio Imbrogno, pronto a fornire l'assistenza necessaria per dire addio a ogni problema in merito. In linea di massima, comunque, una soluzione può essere quella di trasferire il sito verso un altro server, ovviamente caratterizzato da un livello di attendibilità più elevato, meglio ancora se situato in Italia.
Che cosa fare con lo spam nascosto
In altre circostanze l'origine di tutti i mali deve essere individuata nello spam nascosto. Può accadere, infatti, che in seguito a un attacco hacker un sito continui a funzionare come se nulla fosse, in maniera normale almeno in apparenza, ma contenga in realtà dei collegamenti spam che assecondano le esigenze dei cyber criminali. Il problema è che, ovviamente, questa spam va a inficiare il posizionamento, come una patologia che non dà sintomi e che mina da dentro il corpo umano. Così, a causa dello spam le prestazioni e il livello di sicurezza di un sito rischiano di essere seriamente compromessi.
I campanelli di allarme
In altre occasioni, può accadere che ci sia qualcosa di strano nel codice del sito. Un sintomo di questo inconveniente, oltre alla perdita di posizioni, è un rallentamento inconsueto. Ecco, quindi, che occorre controllare ogni pagina del sito, anche per scongiurare la presenza di spam. Il problema è che dopo che si è stati classificati come spam non è così semplice riconquistare le posizioni perdute, visto che occorre mettere in atto procedure lunghe e laboriose che facciano apparire il sito ancora affidabile agli occhi dei motori di ricerca. Un lavoro simile non può essere improvvisato, ma deve essere gestito solo da un professionista di questo campo, proprio a causa della sua complessità e della sua delicatezza.
I virus nelle pagine
Se lo spam è il male, i virus sono il diavolo. Può essere che un pirata informatico abbia contaminato il sito con un virus a causa del quale chi lo visita venga automaticamente infettato. Se si cerca il portale su Google, esso viene classificato come non sicuro. Non si può scampare, in questo caso, alla discesa del posizionamento. Per rimediare, occorre in primo luogo eliminare il virus lato server: dopo che l'intruso è stato rimosso dal codice, bisogna anche accertare che non siano presenti delle varianti dello stesso. Come si può ben immaginare, più passa il tempo tra il momento dell'attacco e la risoluzione del problema e più scendono le possibilità che il sito non ne risenta.