ROMA. L’Inno di Mameli si avvia a diventare quello ufficiale della Repubblica italia dopo il via libera in commissione Affari costituzionali della Camera alla proposta di legge del Pd. Ad insidiare il tradizionale “Fratelli d’Italia”, però, arriva “’O sole mio”. E questo per la polemica innescata da Gianluigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita, che senza mezzi termini ha definito quella di Mameli «una marcetta». Comunque, si preparano novità anche per l’inno che è, è bene ricordarlo, solo provvisorio: il tutto in forza della previsione fatta nel 1946 da parte del Consiglio dei ministri. Nelle passate legislature ci sono state  proposte di legge per regolamentare l’aspetto della “provvisorietà” ma non sono mai astate approvate. La speranza è che si possa riuscire in questa legislatura anche se occorrerà fare i conti con l’opposizione di Gigli. che ha contestato l’inno di Mameli sia dal punto di vista musicale che del testo. La cosa non è passata inosservata per la reazione di Andrea Mazziotti di Celso, presidente della commissione Affari costituzionali e discendente di una famiglia napoletana messa in luce nell’Ottocento per il sostegno concreto dato al movimento risorgimentale, che ha respinto al mittente le accuse di Gigli che aveva proposto di adottare “’O sole mio”, presentando anche degli emendamenti che, però, sono stati tutti bocciati.