TORINO. Deve aver rallentato, quindi frenato, finché non c'è stato l'impatto fatale con l'asfalto. Pochi secondi, probabilmente di puro terrore per Matteo, che alla guida della sua Ktm deve aver fatto l'impossibile per evitare la tragedia. Quando però si è visto piombare addosso il furgone che ha spezzato per sempre la vita della sua Elisa, deve aver capito che non ci sarebbe stato più nulla da fare. Nessuna manovra per evitare l'indicibile. Impossibile persino da immaginare, come la follia che deve aver accecato il 51enne che in Val Susa si è scagliato a tutta velocità contro quella motocicletta che aveva osato fargli un torto.
Un inseguimento, il suo, che sarebbe andato avanti per diversi chilometri, una caccia spietata e spericolata per 'vendicarsi' di un affronto, quello che a quanto pare sarebbe stato scatenato da una mancata precedenza in autostrada. Il diverbio avvenuto domenica pomeriggio tra il conducente del Transit e Matteo, che stava rientrando con la sua fidanzata da una delle loro gite sulle due ruote, è degenerato, fino a culminare in una sfida a due. E motivata dal fatto che il centauro avrebbe sferrato un pugno allo specchietto del veicolo, provocando l'ira del conducente del furgone. I due devono essersi insultati, probabilmente mandandosi a quel paese. Ma non è bastato.
È a quel punto che sarebbe scattato l'inseguimento alla moto, raggiunta dopo una serie di sorpassi azzardati tra alcune auto, e proseguita dall'autostrada fino alla rotonda di Condove, dove Elisa è morta a un passo da Matteo, schiacciata tra le lamiere. Alcuni testimoni raccontano che entrambi sarebbero stati trascinati per diversi dal furgone, fino a essere pressati contro il guardrail. Elisa è morta nell'impatto, Matteo versa in gravi condizioni. "Io l'ho fatta e io la pago", avrebbe detto il conducente del furgone, subito dopo l'incidente e dopo essere risultato positivo all'alcoltest.
Gli amici di Matteo sono increduli per questa vicenda insensata, che poteva essere evitata. "È assurdo - hanno raccontato tra le lacrime - non possono succedere cose così, quello che è accaduto non è un semplice incidente stradale". Domenica Elisa è morta, ma Matteo non smette di lottare. Non mollerà. In fondo, se ce la farà sarà anche per quella ragazza bionda con le lentiggini che nella foto scattata ai piedi della montagna continua a sorridergli, sfiorandogli teneramente le dita della mano.