Mosca. Mosca è stata colpita da un'ondata di telefonate anonime che lanciavano l'allarme bomba presso una trentina di luoghi pubblici della capitale, come stazioni ferroviarie, grandi centri commerciali - tra cui il celebre Gum sulla Piazza Rossa - e universita'. In realta' era tutta una finta. Ma la macchina della sicurezza si e' dovuta mettere comunque in moto e 15-20mila persone sono state evacuate solo oggi nella capitale russa. A queste, se ne aggiungono almeno altre 45 mila che sono state costrette ad abbandonare precipitosamente edifici pubblici in tutto il paese, sulla scia di falsi allarmi segnalati negli ultimi giorni. "Con tutta probabilita' si tratta di un caso di terrorismo telefonico", ha detto una fonte dei servizi di emergenza alla Tass sottolineando che le chiamate sono iniziate nello stesso istante e sono continuate anche dopo l'inizio delle evacuazioni. "La credibilita' di questi allarmi deve comunque essere verificata", ha precisato la fonte. E cosi' ai quattro angoli di Mosca sono stati dislocati artificieri e unita' cinofile. I centri commerciali colpiti, oltre al Gum, sono il Retail Park, l'Evropeisky, il Kapitoliy, il Metropolis, il Moskva, il Dubrovka, l'Afimall City, il Gorod, il Shchelkovo, il Mitino radio market e lo Tsvetnoy. Ovvero la quasi totalita' dei templi dello shopping moscovita. Le stazioni coinvolte, invece, sono state la Yaroslavsky, la Kiyevsky e la Kursky. Per quanto in serata, stando a Interfax, quello della Yaroslavsky si e' rivelato essere un 'falso' falso allarme. Insomma, con numeri cosi' imponenti la confusione e' d'obbligo e anzi sicuramente cercata dagli autori di questo bizzarro attacco. Che ha investito la capitale dopo giorni di analoghi falsi allarmi in tutto il paese. Ieri a Perm, nella regione degli Urali, sono state evacuate 5.700 persone da almeno sette istituti scolastici, dall'universita', da alcuni centri commerciali, dalla stazione degli autobus e da