Turchia, assalto armato al partito del presidente
Arrestato un uomo, 22 in manette per il sequestro del magistrato
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Mer 01 Aprile 2015 12:14
ANKARA. Un uomo armato si è introdotto oggi negli uffici dell’Akp, il partito islamico del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel quartiere Kartal di Istanbul. Immediatamente sono intervenute le unità speciali delle forze di sicurezza turche che nel giro di pochissimo tempo hanno arrestato l'uomo. Lo riferisce il sito del quotidiano Hurriyet. In precedenza l'agenzia Dogan parlava che l'assalto era stato compiuto da due uomini. L'assalitore, dopo aver ordinato a tutti i presenti di uscire, si è posizionato all'ultimo dei sette piani dell'edificio e ha esposto su una finestra del palazzo una bandiera della Turchia che mostra, oltre alla mezzaluna e alla stella, una spada. Non sono ancora chiare le motivazioni del gesto. La notizia arriva dopo che ieri due militanti dell'organizzazione marxista Dhkp-C hanno preso in ostaggio il procuratore Mehmet Selim Kiraz all'interno del tribunale di Istanbul. La vicenda si è conclusa con l'uccisione dei due terroristi da parte della polizia e il ferimento del procuratore, che poco dopo è morto in ospedale. Nell'ambito dell’inchiesta sul sequestro, la polizia turca ha arrestato questa mattina 22 attivisti, membri del gruppo di estrema sinistra. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Dogan, precisando che la retata ha avuto luogo nella città di Antalya, nel Sud. Dal canto suo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la vicenda del sequestro del procuratore Mehmet Selim Kiraz «non è una questione minore». «Si è trattato - ha detto - di un incidente da cui dobbiamo imparare e che richiede di essere affrontato in modo serio». Erdogan si è quindi congratulato con le forze di sicurezza per il modo in cui hanno messo fine alla vicenda
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