«Turni massacranti e niente stabilità», i precari del Ruggi di Salerno scrivono a De Luca
Nella lettera vengono denunciate condizioni di lavoro «insostenibili in tutti i reparti»
di
Mer 30 Gennaio 2019 19:36
di Dario De Martino
SALERNO. Orari di lavoro pesantissimi e un futuro non garantito. Sono loro, i precari, a permettere al Ruggi di Salerno di tenere livelli di assistenza sufficienti. Molti giovani, con tanta voglia di fare, pronti anche a fare turni di lavoro massacranti, ma con la croce addosso di un futuro instabile. Così hanno preso carta e penna e hanno scritto al governatore Vincenzo De Luca. In calce alla lettera la firma è di Rossella Curcio, infermiera precaria che si fa - come si legge in fondo al documento - «portavoce dei dipendenti oss e infermieri precari dell’Aou Ruggi di Salerno». I lavoratori, nella lettera, ricordano come sono arrivati al Ruggi e lamentano la loro instabilità per il futuro. «Nell’anno 2016 - si legge nella missiva - fu bandito un avviso pubblico sia per oss che per infermieri, che ha consentito fino ad oggi di assumere tutti noi sia nell’ospedale di Salerno che in molti altri ospedali della Campania ed è stato così consentito, a fatica, di garantire i Livelli essenziali di assistenza. Ad oggi, noi siamo precari senza un futuro certo, senza nessun tipo di garanzia, nonostante già quasi tre anni di servizio raggiunti da buona parte di noi e nonostante ormai noi siamo la parte integrante e necessaria per mandare avanti le basilari e ordinarie attività sanitarie». E ancora, nella lettera vengono denunciate condizioni di lavoro «insostenibili in tutti i reparti». «C’è una grandissima carenza di organico nonostante la nostra presenza e siamo costretti a fare turni massacranti e turni di straordinario per coprire gli ordinari turni di lavoro e tutto questo oltre a gravare su noi stessi, grava innanzitutto anche sui pazienti». E allora ecco la richiesta: c’è bisogno subito «di un intervento di stabilizzazione sotto ogni aspetto per consentire così il proseguimento delle normali attività lavorative, per ridarci un minimo di serenità e per non farci continuare a lavorare in condizioni disumane. Le scrivo - conclude la lettera inviata al presidente della Regione De Luca - per chiederle un immediato e preciso intervento a nostro favore, per tutelare la nostra dignità di cittadini e di lavoratori, per aiutarci a restare qui nella nostra Regione e consentirci di poter continuare a lavorare con dignità, e poter mettere in campo le nostre qualità lavorative per portare avanti una sanità fatta di giovani che hanno voglia di lavorare».
Se vuoi commentare questo articolo accedi o registrati