NAPOLI. Dodici persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Napoli nell'ambito di un'operazione nei confronti di un'organizzazione che operava con 14 società, in Italia ed all'estero, il contrabbando di prodotti alcolici emettendo fatture per operazioni inesistenti, evadeva l' Iva e praticava il riciclaggio di denaro. L' organizzazione aveva la propria base in Campania ed operava
in Italia ed all' estero. Il giro di affari illeciti è stimato dagli investigatori sui 60 milioni di euro. Il gip del Tribunale di Napoli ha disposto nei confronti delle imprese coinvolte nell'inchiesta un
sequestro preventivo di beni per 20 milioni di euro. Nove degli arrestati hanno ottenuto i domiciliari, altri tre, ritenuti i capi dell' organizzazione,  sono stati trasferiti in carcere. Si tratta dei tre fratelli Mattia, Vincenzo e Mauro Barretta, di 40, 39 e 38 anni, di Aversa. Le frodi attuate dalle 14 società, del settore alimentare e di altri comparti, consistevano nell'emissione di false fatture per operazioni inesistenti che servivano a fornire a società appositamente costituite le risorse per simulare il pagamento di ingenti quantitativi di alcolici che in realtà venivano venduti di contrabbando in diversi Paesi europei. Le false operazioni contabili erano attuate per lo più mentre le società si trovavano in amministrazione controllata, con la complicità dell' amministratore giudiziario.