NAPOLI. In Campania si ricorre al parto cesareo nel 61,5 per cento dei casi e la mortalità infantile è pari al 4,1 per cento. È quanto emerge dal rapporto “Mamme in arrivo” realizzato da Save The Children nell’ambito del progetto “Fiocchi in Ospedale” avviato a Napoli al Cardarelli dove sono stati coinvolti 1.058 genitori e bambini e 500 neo-mamme. Confermato l’eccessivo il ricorso ai tagli cesarei, pari al 36,3% dei parti, con punte ancora più elevate in Campania (61,5%), Molise (47,3%), Puglia (44,6%) e Sicilia (44,8%). Nel 2013 sono stati 186.700 i cesarei in Italia (36,3% del totale), il dato più alto in Europa - quasi 10 punti sopra la media Ue 27 (26,7% nel 2011) e più del doppio rispetto a quanto raccomandato dall’Oms. Infine, differenze territoriali si riscontrano anche rispetto alla mortalità infantile che, pur tra le più basse al mondo, fa registrare un +30% nel Mezzogiorno con picchi in Sicilia (4,8 bambini che perdono la vita entro il primo anno, su 1.000 nati vivi), Campania (4,1), Lazio (3,9) e Liguria (3,8).