ROMA. Tra il 2010 e il 2013 le Regioni sono riuscite a tagliare un 1 miliardo di euro di spese: dai 112,6 mld del 2010 ai 111,6 mld del 2013. Il taglio ha coinvolto la maggior parte delle Regioni, 15 su 21. «Un dato che indica come l'azione dei Piani di rientro, iniziata in alcuni casi nel 2008, ha funzionato - spiega all'Adnkronos Salute Natalia Di Vivo, curatrice del rapporto “L'andamento della spesa sanitaria nelle Regioni anni 2008-2013” dell'Agenas - I tagli sono costati molti sacrifici: il blocco del turnover dei lavoratori, ad esempio. Ma dal punto di vista contabile c'è stato un miglioramento dei conti con una ricaduta positiva. È mancata però quella riorganizzazione dei servizi che doveva andare di pari passo e non sempre c'è stata». La classifica delle Regioni più virtuose vede la Campania in testa (-606 milioni di euro), seguita dalla Calabria (-176 mln), dalla Liguria (-138 mln) e dal Lazio (- 442 mln). In controtendenza le Provincie autonome di Trento (+1,67%) e Bolzano (+ 1,82%), dove la spesa è salita come anche in Lombardia (+1,11%).