AVELLINO. «Non si può sentire, è semplicemente vergognosa». Questo il commento di don Salvatore Picca (a sinistra nella foto), parroco di San Martino Valle Caudina, sulla canzone vincitrice del Festival di Sanremo "Soldi" e del suo interprete Mahmood. Don Salvatore era già salito agli onori della cronaca per aver polemizzato con Famiglia Cristiana per le critiche che il settimanale cattolico aveva rivolto a Matteo Salvini. «Sarò sovranista, nazionalista, fascista, - scrive su Facebook - ma non si può far vincere il festival della canzone italiana ad una schifezza del genere». Il parroco tifava invece per Il Volo, arrivati terzi: «Non li hanno fatti vincere - spiega nel suo post - perché non sono musulmani, non sono immigrati, non sono drogati ma solo troppo italiani». La risposta a distanza arriva da don Vitaliano Della Sala (a destra nella foto), vicedirettore della Caritas diocesana e parroco della chiesa dell'Annunziata a Mercogliano, sacerdote noto per le sue simpatie no global: «Domenica prossima, prima dell'inizio della Santa Messa - annuncia don Vitaliano - farò cantare la canzone di Mahmood dal coro dei giovanissimi della parrocchia. Quello di don Salvatore è un messaggio fuori luogo oltre che sbagliato. Si pone in aperto contrasto con il cammino ecumenico che con grande coraggio e carità sta portando avanti Papa Francesco». «Non si scade a questi livelli per dire che una canzone non piace. Don Salvatore farebbe meglio a considerare che siamo tutti figli di un Dio meticcio, non bianco, rosso o nero: tutti i colori, nessun colore» conclude don Vitaliano.