NAPOLI. «Non può essere solo la Regione Campania a reggere il teatro San Carlo. Noi versiamo tra i 10 e i 12 milioni di euro, il triplo della Lombardia per la Scala. Manca il Comune di Napoli che stanzia 600mila euro e questa cosa è insostenibile e inaccettabile. Bisogna riequilibrare le risorse. Anche la regione fai conti con il bilancio e i tempi sono difficili per tutti. Fermiamoci e facciamo una programmazione a 2-3 anni che consenta anche una integrazione di risorse. Ieri abbiamo avuto un passaggio con Boccia, presidente di Confindustria, per mettere in campo anche un lavoro di coinvolgimento di grandi gruppi imprenditoriali nazionali pubblici e privati. Stiamo facendo tutto per dare una mano a una istituzione dell'Italia come il San Carlo. Non è un periodo facile, anche la Scala ha problemi. E mettiamo in campo tutto per evitare che il San Carlo vada in una situazione di criticità che e possibile se rimane solo la regione Campania». Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine di un'iniziativa a palazzo Santa Lucia. E sulla decisione della Camera di Commercio di Napoli di azzerare lo stanziamento per il massimo lirico napoletano, il governatore commenta: «Noi avremo un incontro con la Camera di Commercio la prossima settimana e discuteremo anche questa scelta fatta della quale non conosco le ragioni. Noi manteniamo il nostro impegno, ne ho parlato direttamente con i dipendenti del teatro, non interrompendo le prove come ha detto qualcuno, ma andando alle 15,30, prima che cominciassero le prove».