NAPOLI. Dietrofront dell'Eav sulla chiusura della stazione La Trencia in una lettera inviata a Prefetto, Questore, Sindaco di Napoli e Governatore della Regione Campania. «Abbiamo ottenuto il risultato di richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine. Che hanno avviato da ieri sera - ed assicurato per il futuro - maggiore presenza presso la stazione di La Trencia. Pertanto, per ora, revochiamo l’ordine di servizio che preveda la limitazione – e mai entrata in vigore - nelle ore serali dell’apertura della stazione» scrive Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav. «Ma dobbiamo essere chiari. Il tema della sicurezza non riesce ad essere gestito in autonomia dall’Eav con circa 160 stazioni. Il problema non esiste solo a La Trencia. Serve il contributo di tutti. Dei Vigili Urbani, della polizia, dei carabinieri, dell’esercito, delle associazioni, dei cittadini tutti. Non è possibile immaginare, con le sole risorse finanziarie di esercizio, due guardie giurate per tre turni in tutte le stazioni, e magari anche sui treni, dove pure si verificano quotidianamente episodi di teppismo e di violenza. Il tema sicurezza non può essere considerato un tema strettamente aziendale. Molti tratti della città metropolitana di Napoli sono a rischio. I dipendenti vivono spesso in un clima di paura». «Il tema non è dell’Eav, è politico, social e di sicurezza pubblica. La sicurezza nel trasporto pubblico locale, in tutte le aziende e non solo in Eav, deve continuare ad essere al centro dell’attenzione, e noi useremo ogni mezzo utile a tal fine. - continua De Gregorio - Nell’interesse dei nostri dipendenti e degli utenti. Senza maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine la sicurezza è a rischio. Noi abbiamo messo a La Trencia due guardie giurate. Ma non possiamo farlo per sempre e comunque non bastano. Ognuno faccia la sua parte. Non lasciateci soli».