Bagnoli, ok al piano di bonifica e rigenerazione. Ma c’è il no della Regione. Lezzi: «Remano contro i cittadini»
di Redazione
Ven 14 Giugno 2019 16:20
NAPOLI. La conferenza di servizi sul rilancio di Bagnoli convocata a Napoli dal Commissario straordinario del Governo, Francesco Floro Flores, ha approvato il Praru - Programma di Bonifica e Rigenerazione Urbana, limitatamente allo stralcio urbanistico. Questo dà l'avvio alla conclusione definitiva di tutta la procedura di riqualificazione del sito di rilevante interesse nazionale di Bagnoli-Coroglio. «Dopo mesi di lavoro finalmente da domani possiamo iniziare a ridisegnare la nuova Bagnoli. Entro luglio bandiremo un concorso internazionale di idee per scegliere il miglior progetto. È stato un percorso condiviso con diversi soggetti istituzionali». Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. «Oggi - ha aggiunto - noi possiamo dire di aver conseguito diversi obiettivi: la valutazione ambientale strategica, l'approvazione del Praru, per ciò che riguarda lo stralcio urbanistico, il dissequestro di alcune aree. Inoltre, è stata confermata la dotazione finanziaria di 320 milioni di euro. Questi sono fatti».
REGIONE. La Regione Campania in una nota riconferma il proprio «impegno all'approvazione dello Stralcio urbanistico del Praru» ma rileva che «ad oggi non è nelle condizioni di esprimere il proprio parere favorevole permanendo le criticità di cui al documento presentato alla Conferenza dei Servizi». Queste le criticità rilevate dalla Regione Campania riassunte nella nota: «Borgo Coroglio, mancata chiarezza sul progetto di recupero delle abitazioni, sulle modalità di indennizzo in caso di esproprio e sulle garanzie di rientro negli immobili; Città della Scienza, ricostruzione del Science Centre delocalizzandolo in un'area concordata con la Fondazione Idis evitando il permanere del contenzioso in atto; mancata salvaguardia delle attività del circolo Ilva, che vanta una storia di oltre 100 anni e che conta 1700 iscritti e che rappresenta un elemento di identità specifico del territorio e che svolge un ruolo sociale; mancanza nell'attuale stralcio urbanistico di sufficiente documentazione ed elaborati necessari a fornire consistenza al piano; mancata esplicitazione della sostenibilità finanziaria del programma in relazione alle opere ed alle infrastrutture pubbliche; aleatorietà e indeterminazione del ricorso alle fonti private rispetto alla mancata definizione dei processi espropriativi. La Regione infine «auspica che, dopo anni di attesa, siano affrontate e risolte rapidamente tali criticità, al fine di un rilancio concreto e tempestivo del programma di modifica e sviluppo dell'area di Bagnoli. Non è superfluo ricordare, tra l'altro - conclude la nota - che i ritardi accumulati nel tempo mettono fortemente a rischio di definanziamento investimenti per decine di milioni di euro realizzati in quell'area (Cittadella dello Sport, Porta del Parco, Turtle Point) e non rendicontati all'Unione Europea».
LEZZI. «Oggi per Bagnoli e Napoli è una giornata davvero importante, di cui in futuro ci ricorderemo perché segna una tappa fondamentale nel percorso di rigenerazione e riqualificazione dell'ex Italisider, atteso da ormai 25 anni. L'approvazione dello stralcio urbanistico del Praru avvenuta oggi in sede di Conferenza dei servizi, definisce la destinazione d'uso delle aree. Inoltre, facendo fede all'impegno assunto, si è proceduto a depositare presso la Corte d'Appello di Napoli l'istanza di dissequestro delle aree del Sin». Lo afferma in una nota il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. «Soprattutto, questa è una giornata importante per i cittadini bagnolesi e di Coroglio, con i quali mi sono rapportata durante questo anno al governo e che hanno il sacrosanto diritto di veder rimarginata una ferita aperta ormai da un quarto di secolo. La mia speranza è che i lavori possano procedere il più celermente possibile, così da poter finalmente restituire questa bellissima area ai suoi abitanti - prosegue -. In questo contesto collaborativo, dispiace rilevare la posizione assunta dalla Regione Campania, che risulta incomprensibile». «Il mancato parere favorevole appare legato a un approccio politico e alla volontà di porsi in una posizione di contrarietà a priori. Come ho sempre detto, per Bagnoli auspico la collaborazione di tutti gli attori in campo. Al contempo, chi non dovesse condividere tale approccio, si dovrà anche assumere la responsabilità di remare contro un progetto sul quale stiamo lavorando con il massimo impegno, nell'esclusivo interesse dei cittadini».
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