Bimba nasce senza ano, i medici se ne accorgono dopo 4 giorni
Parto agli Incurabili, portata d'urgenza al Santobono. Dovrà subire un altro intervento
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Sab 10 Ottobre 2015 13:26
napoli. Alessandra ha rischiato di morire dopo soli quattro giorni di vita perché nessuno si è accorto della sua malformazione, la piccola è nata senza ano.
l’allarme del papà. Alle 12,08 del primo ottobre la piccola Alessandra è venuta al mondo, affetta da ano vulvare una patologia che l’ha resa priva dell’ano. Un’anomalia complicata, ma dall’indiscutibile evidenza per cui riscontrabile facilmente con le accurate osservazione cui vengono sottoposti generalmente i bimbi appena nati. Qualcosa, però, stavolta non è andata come doveva. L’anomalia di Alessandra non è saltata all’occhio di nessuno e questa sua triste peculiarità da pericolosa ha rischiato di esserle fatale. Che la bimba fosse sana come i medici sostenevano, ci ha sempre creduto poco il papà, Gennaro Testa, 38 anni. «Ogni qualvolta la bimba dal nido veniva portata dalla mamma notavo che qualcosa non andava in lei – racconta Genny – Aveva sempre dei rigurgiti di latte dalla bocca e dal naso e durante questi episodi notavo che diventava scura in viso. La sua era sempre un’espressione di sofferenza. Preoccupato, ho sempre chiamato la dottoressa del nido per farle controllare la piccola, ma lei tutte le volte mi ha riferito che era tutto normale e che il fatto era da attribuire alla pesantezza del latte che Alessandra prendeva. Il latte era quello del nido in quanto mia moglie avendo subito un parto cesareo era impossibilitata ad allattarla». Nonostante le continue rassicurazioni da parte dei medici, la questione del «latte pesante» non ha mai convinto del tutto Genny e sua moglie, Natasha Passaretti, di 36 anni, e il lunedì scorso le loro preoccupazioni sono diventate reali e la neonata ha rischiato di morire. Il giorno in cui mamma e bebè avrebbero dovuto lasciare l’ospedale e tornare insieme a papà Genny e alla loro prima figlia Anna di otto anni, finalmente a casa insieme, la piccola è stata trattenuta in ospedale a causa dell’insorgere dell’ittero fisiologico. Nulla di grave, una condizione estremamente diffusa e che interessa più del 50% dei neonati e, in questo caso, una complicazione senza la quale alla piccola Alessandra non sarebbe mai stata riscontrata la sua patologia.
salvata dall’ittero. «Alle 15,15 del lunedì, sono stato chiamato d’urgenza in ospedale. Mi hanno detto che osservando Alessandra per l’ittero fisiologico, con la lampada apposita che prevede che la bimba sia completamente nuda, avevano notato questa malformazione divenuta gravissima ora visto che mia figlia per 4 giorni aveva defecato dalla vagina invece che dall’ano e che bisognava intervenire all’istante altrimenti la bimba sarebbe addirittura morta. Subito dopo, infatti, è stata chiamata l’ambulanza del Santobono».
Giunta il lunedì pomeriggio all’ospedale Santobono, la piccola è stata nutrita sino a mercoledì attraverso dei lavaggi, al fine di evitare che andasse di corpo, rischiando così di morire. Sempre al Santobono ha subito il suo primo intervento, che le permetterà di mangiare ed andare di corpo senza mettere in pericolo la sua vita (attraverso la creazione della “borsetta”), finché non sarà in grado di sottoporsi ad un altro – e si spera ultimo – intervento definitivo. Un intervento che non si svolgerà prima di due mesi data la troppo giovane età della piccola. Il primo intervento è andato bene per fortuna ed i genitori di Alessandra hanno tirato un piccolo sospiro di sollievo, ma la domanda che li affligge costantemente è sempre la stessa: «È nata così e ci hanno detto che era sana, perché?». Una domanda cui bisognerà dare una risposta, nel rispetto del dolore causato all’intera famiglia Testa. Una risposta che potrebbe finalmente mettere fine ad episodi di questo tipo.
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