Camorra: preso latitante casalese colpevole di due omicidi
Arrestato per concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi con l'aggravante del metodo mafioso.
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Ven 21 Aprile 2017 14:14
Concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi con l'aggravante del metodo mafioso. Queste le accuse nei confronti di Giuseppe Claudio Virgilio, il latitante quarantenne arrestato la notte scorsa e per Nunzio Clarelli, 39 anni, gia' detenuto. Nei loro confronti i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta con la Dda di Napoli hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare. Secondo i magistrati, i due, esponenti del clan dei casalesi, sarebbero gli esecutori materiali degli omicidi di Antonio Bamundo e Gennaro De Chiara avvenuto nel 2000. Virgilio era irreperibile dal 15 settembre del 2016, quando violo' gli obblighi della misura di prevenzione della sorveglianza speciale. I due omicidi sarebbero stati decisi uno dal boss Michele Zagaria e l'altro da Antonio Iovine, oggi collaboratore di giustizia. Le fase organizzative ed esecutive, invece, sarebbero state affidate a Bruno Lanza. In particolare, Lanza insieme a Virgilio e Clarelli avrebbero ucciso Gennaro De Chiara perche' rivolse minacce di morte proprio a Lanza a seguiti di un litigio determinato dal controllo delle attivita' estorsive su Frignano. Bamundo, invece, fu ucciso, mentre si trovava presso un distributore di benzina di San Marcellino, perche' ritenuto responsabile di aver fornito agli investigatori informazioni utili alla cattura di Michele Zagaria, all'epoca latitante. Il delitto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, fu commissionato da Zagaria e da Enrico Martinelli.
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