NAPOLI. In un momento di profonda crisi economica, ed in cui i costi delle cure odontoiatriche e soprattutto dell’implantologia è spesso alle stelle, la Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II si appresta a varare un progetto di grande impatto sociale, che sarà presentato nel corso del convegno organizzato a Napoli giovedì e venerdì per celebrare i primi quindici anni della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica dello stesso ateneo, diretta dal prof. Luca Ramaglia.

Ad annunciarlo è lo stesso presidente della Scuola di Medicina Prof. Luigi Califano, tra i principali promotori dell’iniziativa e convinto assertore del ruolo anche sociale del mondo accademico. 

Il centro, ha spiegato infatti Califano, metterà a disposizione anche di soggetti afferenti a classi meno abbienti e quindi a costi concorrenziali non solo le professionalità dei docenti del nostro Dipartimento Testa-Collo dell’università federiciana, tutti coinvolti nell’iniziativa e fortemente motivati, ma anche materiali di prima qualità ed apparecchiature di ultima generazione che molto difficilmente si trovano in altre strutture pubbliche o private.

In quest’ambito, con il coordinamento del Prof. Ramaglia per la parte chirurgica dell’implantologia, saranno somministrate cure classiche e sofisticate per arrivare, appunto, all’innesto di denti fissi che diversamente dalla vecchia dentiera assicurano al paziente anche una migliore vita di relazione. 

Il tutto, a tariffe competitive che saranno versate direttamente al Centro senza doversi quindi sottoporre alla trafila burocratica delle usuali attività dell’ASL di competenza.

“Ci è sembrato giusto – ha commentato infine il Prof. Califano – far coincidere il lancio di questo progetto con un evento che celebra non solo un momento particolarmente felice dell’odontoiatria partenopea ma soprattutto i primi quindici anni di una Scuola di specializzazione che, anche a seguito delle recenti riforme del settore, sta conoscendo con la direzione del Prof. Ramaglia un momento di grandissimo sviluppo”.