NAPOLI. Mara Carfagna, Stanislao Lanzotti e Salvatore Guangi firmatari di una richiesta urgente di convocazione di una seduta monotematica di Consiglio comunale sul “Monitoraggio e la valutazione delle attività scolastiche comunali e le condizioni delle relative strutture”. «In un territorio come Napoli - scrivono i consiglieri - in cui a fronte di una richiesta di 25mila bambini solo 1400 riescono a frequentare gli asili nido e in una regione come la Campania in cui i dati sull’occupazione femminile sono allarmanti con solo il 29,4 per cento - stando all’ Eurostat - di donne con un lavoro, pensare di non sostenere politiche di riconciliazione e assistenza all’infanzia significa essere miopi. Anche Save The Children avverte che in Campania c'è il tasso di copertura tra i più bassi d'Italia: solo un bambino su cento accede al servizio. Non vogliamo assistere impassibili a donne costrette a  capitolare dinanzi alla maternità rinunciando ai propri sogni o a donne costrette a non mettere al mondo figli perché abbandonate a se stesse senza gli argini dei servizi e delle istituzioni o ancora impossibilitate a rivolgersi a scuole private. A Napoli mancano anche quest’anno maestre di sostegno e istruttori socio-educativi. La cosa più grave è che il Comune sta assumendo maestre dell’infanzia, un numero elevato che non corrisponde al fabbisogno effettivo: occorrono invece almeno 60 educatrici. L’amministrazione de Magistris deve spiegarci se ha intenzione di azzerare anche la scuola comunale rimarcando così il divario tra Nord e Sud: in Valle d'Aosta quasi il 40% dei piccoli è accolto mentre in Calabria e Sicilia si è a meno del 10%. Maglia nera alla Campania dove accede solo il 6,4%. A Napoli, dove gli asili si inaugurano per poi essere chiusi, c’ è un serio problema di gestione. Sono in totale quattordici gli asili nido che da inizio anno hanno avuto difficoltà. Dopo le inaugurazioni, infatti, molti nidi restano chiusi anche per 8-13 mesi perché le domande non risultano correttamente compilate. Come avvenne per “Il Cucciolo” l’unico asilo nido della Municipalità 5 (esiste solo una sezione Primavera e poi solo nidi privati), inaugurato nel gennaio del 2016 che per errori nella compilazione ha dovuto affrontare un’odissea».