Gridano il nome della vittima e fanno fuoco. Raid armato a Poggioreale
Esplosi 8 proiettili calibro 7,65 contro l'abitazione di una donna di 53 anni. Commando composto da due sicari a bordo di una moto
di
Mar 10 Febbraio 2015 12:51
NAPOLI. “Immacolata”, ha gridato uno dei due malviventi, presumibilmente quello non armato. Poi sono partiti ben otto colpi di pistola contro l’abitazione della donna, che vive con il marito anch’egli già noto alle forze dell’ordine, in via Vicinale Santa Maria del Pianto nel quartiere Poggioreale. Per gli investigatori, proprio per l’urlo lanciato prima dell’esplosione dei proiettili, era lei l’obiettivo. Ma naturalmente le indagini vanno avanti senza escludere nessuna ipotesi, compresa l’intimidazione a entrambi i coniugi.
IL RAID. Era trascorsa mezz’ora dalla mezzanotte (tra domenica e lunedì) quand’è scattato l’allarme nel cuore del quartiere Poggioreale, non lontano dal cimitero comunale. Due uomini in sella a una motocicletta, come hanno ricostruito i poliziotti del commissariato di zona sulla base delle vaghe e frammentarie testimonianze raccolte, hanno rallentato nei pressi dell’abitazione di Immacolata La Mura, 53 anni.. Poi, uno dei due ha gridato il nome della donna mentre l’altro ha estratto una pistola calibro 7e65 e ha fatto a fuoco a ripetizione. Per non lasciare adito a dubbi, il pistolero ha mirato contro i vetri del balcone dell’appartamento della coppia, mandandoli in frantumi. I coniugi erano in casa e nessuno è rimasto ferito.
LE INDAGINI. Sul posto, in pochi secondi, sono accorsi i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura (guidati dal dirigente Michele Maia Spina) e i colleghi del commissariato Poggioreale (diretti dal vice questore Salvatore Piemonte e coordinati dal sostituto commissario Graziano), ai quali sono state affidate le indagini. Accurati rilievi sono stati compiuti, già nella notte, dagli uomini della “Scientifica” (agli ordini della dirigente Fabiola Mancone). Investigatori esperti, che escludono un collegamento tra i proprietari dell’appartamento e la criminalità organizzata pur ritenendo che la sparatoria possa essere di stampo camorristico.
IL MOVENTE. Il movente non è stato ancora individuato, anche se per ora una prima ipotesi c’è: uno “sgarro”, una vicenda privata. Oppure, un clamoroso errore di persona. Marito e moglie, sentiti a lungo dai poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Poggioreale, hanno dichiarato di non avere idea su chi abbia fatto fuoco a ripetizione contro la loro abitazione né di aver subito minacce. Gli investigatori stanno perciò scavando sugli ultimi episodi nei quali sono rimasti coinvolti alla ricerca di una traccia che possa aiutarli a risolvere il caso.
Se vuoi commentare questo articolo accedi o registrati