NAPOLI. Li si vede sempre più spesso con scope e palette pulire le strade della città. Si sostituiscono agli spazzini che sembrano ormai scomparsi. Anche in via Epomeo due extracomunitari hanno deciso di ripulire le strade (nella foto) per rendere decente il quartiere. Un fenomeno, quello dei migranti che si adoperano per liberare dalla sporcizia i quartieri - creata il più delle volte dai napoletani stessi -  che fa storcere il naso a chi vorrebbe vederli solo come persone non per bene. Ma è uno schiaffo morale a quei cittadini incivili, e anche all’Asìa che invece abdica al suo compito. Anche nei giorni scorsi, nel quartiere collinare del Vomero in viale Michelangelo, alla pulizia delle strade hanno provveduto degli extracomunitari. 

Non un caso isolato. I cittadini ne segnalano diversi anche in zona Fuorigrotta e in altre aree della provincia. In un post su Facebook un utente scrive che molte volte i rifiuti vengono “riciclati” per farne oggetti di artigianato. Anche al Vasto nei primi giorni del mese, circa 70 migranti, con al seguito scope e palette hanno ripulito piazza principe Umberto. Un tentativo, quello degli spazzini-migranti, anche orientato ad aprire un dialogo con i residenti del quartiere per una convivenza civile. L’iniziativa non è piaciuta a tutti, ma certamente il segnale è stato forte perché ha accesso i riflettori anche su un’altra realtà: quella che vede l’altra faccia degli extracomunitari. Non solo “ladri”, “parassiti”, come spesso vengono additati, ma anche capaci di dare un contributo al decoro della città.