di Luigi Sannino

NAPOLI. È morto domenica notte, stroncato dall’età, ma ha avuto il tempo e la voglia di abbracciare familiari e amici negli ultimi giorni prima del saluto finale nella sua Santa Lucia. Il quartiere in cui Ciro Mazzarella “’o scellone”, 78enne boss che amava definirsi “guappo”, ha vissuto da re del nuovo contrabbando di sigarette: ereditando il “mestiere” dal mitico zio Michele Zaza, ma innovandolo al punto da trasformarlo in business. Poi l’uscita di scena: l’ultimo arresto nel 2008, la scarcerazione nel 2011, un periodo di sorveglianza speciale, qualche rara intervista, la collaborazione con il collega Fabrizio Capecelatro per il libro dedicato a lui “Lo spallone”. 

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