NAPOLI. Parco Mascagna ancora chiuso. Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, promotore della petizione on-line per la riapertura, denuncia, ancora una volta, «i gravi ritardi che, a distanza di oltre cinque mesi dalla chiusura del parco, avvenuta il 13 agosto scorso, a seguito dell'improvviso schianto di un grosso ramo di un cedro, non hanno ancora consentito di restituire ai numerosi fruitori il polmone di verde pubblico attrezzato posto al confine tra i quartieri del Vomero e dell'Arenella». «Il 16 novembre dell'anno scorso, dopo oltre tre mesi, quindi già con grave quanto inaccettabile ritardo, e solo dopo le numerose proteste di cittadini, comitati e associazioni, iniziarono finalmente i lavori di messa in sicurezza, anche con l'abbattimento di alcuni alberature - puntualizza Capodanno -. Da allora sono trascorsi altri oltre due mesi è ancora non è stata comunicata alcuna data ufficiale per la riapertura al pubblico del parco, data che, peraltro, non era stata comunicata neppure con l'avviso che annunciava l'inizio dei lavori». «Da settimane - sottolinea Capodanno - si notano tronchi d'albero e rami tagliati, che giacciono a terra in diversi punti del parco senza che si provveda a rimuoverli e senza che si notino operai al lavoro. Inoltre all'interno del parco non si vede nessuno degli addetti che possa quantomeno dare almeno qualche notizia circa i tempi ancora necessari per il completamento delle attività di manutenzione che si stanno prolungando per un tempo decisamente eccessivo, considerando che si tratta di un parco di estensione limitata, pari a poco più di un ettaro». «Una situazione inaccettabile - aggiunge - per le tante famiglie, con bambini, anche in tenera età, che abitano nella zona ma anche per le numerose persone anziane che all'interno del parco avevano a disposizione un apposito spazio attrezzato con tavoli e sedute, dove potevano passare le loro giornate chiacchierando o giocando a carte». Capodanno sulla vicenda sollecita ancora una volta gli uffici competenti dell'amministrazione comunale, affinché il parco, possa tornare ad essere fruibile in tempi rapidi. E annuncia che è in preparazione, in accordo con alte associazioni e comitati, un sit-in di protesta.