Pianura, sgominato il clan Tommaselli
Sei ordinanze di custodia cautelare eseguite all'alba. Tra i destinatari c'è anche il capoclan Carlo detto "Carlucciello"
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Ven 14 Dicembre 2018 10:56
NAPOLI. I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 6 indagati (di cui 5 sono stati tradotti in carcere e uno ai domiciliari) ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, spaccio di stupefacenti e detenzione illegale nonché ricettazione di armi e munizioni. Il provvedimento cautelare rappresenta l’esito di un’indagine coordinata dalla procura anatimafia e condotta dai militari dell'Arma, avviata nel giugno del 2013 per il rintraccio del latitante Carlo Tommaselli, capo dell’omonimo clan camorristico operante nei quartieri di Pianura e Soccavo e catturato la sera del 6 agosto 2014. L’inchiesta ha consentito di ricostruire l’operatività del clan “Tommaselli” nell’area occidentale di Napoli e ha permesso di raccogliere indizi di reità in relazione a:un sistema di smistamento al dettaglio di stupefacenti a Pianura e Soccavo; il possesso di armi da fuoco e munizionamento con il relativo sequestro di un fucile mitragliatore Kalashnikov e di un fucile semiautomatico oltre che di una pistola cal.9 trovata addosso al latitante. Inoltre ha permesso di individuare la rete di fiancheggiatori del boss, incaricati di coprirne la latitanza.Gli arrestati sono stati ristretti nelle carceri di Napoli-Secondigliano, Livorno e Novara in attesa degli interrogatori. Le investigazioni hanno permesso, altresì, di acquisire elementi in relazione alla decisione del gruppo “Tommaselli” di contrapporsi in armi ai diversi cartelli criminali presenti all’epoca nelle zone di Pianura e Soccavo e in particolare ai “Pesce” e ai “Vigilia.
Ecco l'elenco degli arrestati: Carlo Tommaselli, 56enne, già noto alle forze dell'ordine; Filippo Tommaselli (figlio), 32enne; Enrico Calcagno, 33enne residente a Campo nell’Elba (Livorno); Antonio Megali, 34enne, anch'egli già conosciuto dagli investigatori; Francesco Minichini, 48enne, già noto, allo stato libero; Pasquale Quaranta, 53enne, già noto alle forze dell'ordine.
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