Anna Amato

NAPOLI. Cosa farà ora Nicola Rullo? Ecco la domanda che si pongono gli investigatori anticamorra dopo la clamorosa, anche se avvenuta con tutti i crismi di legge, scarcerazione del boss soprannominato “o’ ‘nfamone”. Indicato come il reggente del clan Contini sia all’Arenaccia che nel Borgo Sant’Antonio Abate, storici feudi del clan fondato dal boss detenuto Eduardo Contini “o’ romano”, il 49enne originario del quartiere Mercato non ha alcun interesse a farsi sorprendere a commettere reati. È pendente infatti in Cassazione nei suoi confronti un processo per camorra ed estorsione aggravata dal metodo mafioso e altre accuse lo esporrebbero al rischio di una nuova misura cautelare. Potrebbe decidere di uscire di scena o riprendere il suo posto di ras indiscusso di quella parte del centro di Napoli. 

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