OTTAVIANO. È di Vittorio Iaccarino il cadavere rinvenuto nella giornata di ieri in un crepaccio in pieno Parco nazionale del Vesuvio, laddove i sentieri naturalistici 1 e 2 camminano insieme. L’uomo era scomparso dal vicino comune di Terzigno lo scorso 29 gennaio e del suo caso si era occupata anche la celebre trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” nella puntata del 4 febbraio.

IL RITROVAMENTO. A trovare il corpo, le cui condizioni lasciano immaginare una morte risalente a qualche giorno prima del rinvenimento, alcuni escursionisti della sezione di Piedimonte Matese del Cai, il Club Alpino Italiano, i quali avevano messo in programma per la mattinata di ieri una passeggiata lungo i Cognoli di Ottaviano. Proprio nel corso dell’escursione, mentre transitavano nei pressi del piazzale davanti all’ex rifugio La Marca, si sono imbattuti nel corpo senza vita, allertando immediatamente i carabinieri. Celere l’intervento dei militari dell’Arma, accompagnati dai forestali e dagli uomini del 118, con questi ultimi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul corpo, tuttavia, non sarebbero state trovate ferite o segni di violenza, almeno evidente. Ai carabinieri è bastato poco per dare un’identità al cadavere e associarla con quella dell’uomo che si era allontanato dalla propria abitazione di Terzigno una decina di giorni fa, per ragioni non ancora chiarite.

LE INDAGINI. Un altro mistero da chiarire è come il corpo senza vita del 41enne Iaccarino sia finito lungo il sentiero vesuviano. Le ipotesi in queste ore al vaglio degli inquirenti sono molteplici e per adesso non si esclude nulla, né la morte per cause naturali, magari sopraggiunta dopo che l’uomo si sia recato in quella zona del Parco del Vesuvio volontariamente e poi rimanendo colpito da un malore o perdendosi; né quella dell’omicidio, con l’eventualità che il cadavere sia stato portato lì in un secondo momento. Nello sviluppo delle indagini certo sarà importante il responso dell’autopsia, che è stata disposta dal magistrato proprio per chiarire la causa del decesso e far dunque luce su quello che, per ora, resta ancora un giallo.