Sud penalizzato ed emergenza lavoro, il vescovo di Acerra contro il governo
Di Donna: assistiamo a un'opera di distrazione di massa, ci stanno facendo credere che i migranti siano il problema numero uno
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Mer 26 Dicembre 2018 20:37
ACERRA. «Come posso brandire il Vangelo, il presepe ed il crocifisso e poi buttare fuori profughi ed immigrati? Il nostro è diventato un Natale “appezzottato", che si festeggia senza il festeggiato, un Natale strumentalizzato da certa propaganda politica che si serve dei simboli cristiani per strumentalizzarli ipocritamente, brandendoli come spada contro gli altri». Non fa sconti a nessuno il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, che si è soffermato sulla politica nazionale, sottolineando come si stia assistendo «a un'opera di distrazione di massa, non saprei chiamare diversamente l'anestetizzazione di un intero popolo». «Ci stanno facendo credere che i migranti siano il problema numero uno - ha sottolineato - mentre un'indifferenza generale regna su problemi molto più seri, che andrebbero al primo posto nell'agenda di Governo e delle altre istituzioni, come la mancanza cronica di lavoro, l'esodo massiccio dei giovani anche dalla nostra Acerra, che continuamente vanno via. Ma soprattutto, una grande indifferenza regna mentre si consuma la secessione delle regioni ricche del Nord. Capisco un certo sano federalismo, ma non a condizione che le altre regioni, soprattutto del Sud, vengano penalizzate».
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