NAPOLI. «Ormai non ci sono più limiti, con questa efferatezza si vuole creare paura». Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, torna a condannare la violenza della camorra dopo l'omicidio avvenuto la settimana scorsa a pochi metri da una scuola: la vittima, Luigi Mignano, è stata freddata sotto gli occhi del nipotino di tre anni. Dalla comunità del quartiere - il Rione Villa di San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli - era giunto un appello al presidente della Repubblica, che ieri pomeriggio a sorpresa si è recato nella parrocchia del rione per incontrare sacerdoti e famiglie. Domattina è prevista la visita, nella scuola, del presidente della Camera Roberto Fico. Stamane, a margine della processione per la Domenica delle Palme, Sepe è tornato a invocare «pace per la città». «La camorra non ha più limiti, un tempo esistevano almeno il rispetto per le donne, per i bambini. Ora non si fermano più davanti a niente e a nessuno».