ERCOLANO. I sindaci del Vesuviano dichiarano guerra ai turisti della Pasquetta che hanno lasciato  rifiuti di ogni genere sul Vesuvio. Il primo cittadino di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha pubblicato sui social  foto del materiale di plastica abbandonato nelle pinete del vulcano partenopeo, bottiglie, piatti e stoviglie non biodegradabili e persino tovaglie. "Sono immagini che fanno tanta rabbia e tantissimo dolore - afferma - Questo è lo schifo che alcuni barbari hanno lasciato lungo la strada del Vesuvio", annunciando che sono stati individuati "i numeri di targa di due auto e due scooter che hanno bivaccato sul Vesuvio. Mi auguro che si riesca a risalire ai responsabili di questo scempio e a punirli come meritano". Invocano il pugno duro contro "i vandali incivili" del Vesuvio anche Enzo Cuomo, sindaco di Portici, e Agostino Casillo, presidente dell'ente Parco, che chiede di "non infangare il lavoro di tutti gli operatori che in questo weekend di Pasqua hanno accolto in maniera professionale e calorosa, come noi vesuviani sappiamo fare, le decine di migliaia di turisti che in maniera rispettosa e disciplinata hanno goduto del nostro territorio. Soltanto al Gran Cono del Vesuvio abbiamo totalizzato 12373 ingressi in tre giorni (sabato, domenica e lunedi'), l'anno scorso nello stesso periodo erano stati 10073, quindi chiudiamo con un +23%. Quattro imbecilli non ci fermeranno". Parole di condanna sono state espresse anche dai volontari del Vesuvio che, proprio alla vigilia di Pasqua avevano distribuito dei sacchetti per raccogliere l'immondizia e messo in piedi dei piccoli punti di raccolta. "Dopo una giornata dedicata alla sensibilizzazione sulla questione rifiuti, abbiamo riscontrato a fine giornata una quasi totale negligenza", hanno spiegato gli attivisti, mentre la rete Fridays for Future di Napoli parla di uno "scempio che in alcune zone si e' puntualmente ripetuto. Il modello di sviluppo va assolutamente cambiato perche' e' responsabile della devastazione ambientale, si' bisogna produrre meno plastica ma anche il vivere civile deve fare assolutamente qualche progresso".