“Viaggio nella notte" tra Napoli, Pozzuoli e Roma
di Redazione
Mer 03 Aprile 2019 13:42
Napoli, Pozzuoli, Roma: tre tappe in altrettante scuole per oltre trecento studenti che hanno ascoltato le storie di Livia Barbato e di Nico Marra, due giovani vite spezzate prematuramente da nottate sbagliate e costellate da tragiche coincidenze. Due storie molto diverse tra loro ma con un filo unico: il rischio della movida che può fermare sul più bello la più promettente e sfavillante delle vite.
Raccontare storie vere, tragiche ma illuminanti, impartire con leggerezza lezioni di vita e di morte più utili di tante chiacchiere e prediche, fornire istruzioni su come divertirsi riportando a casa la pelle: con questo obiettivo è proseguito il ciclo di incontri del giornalista napoletano Luca Maurelli, autore del libro “Viaggio al centro delle notte” (Guida Editori), che da mesi fa visita nei licei di ogni ordine e grado per parlare di droghe, alcol, movida, prevenzione, stragi del sabato sera, ma anche di messaggi musicali, di rapper, di rime baciate e a volte pericolose, di responsabilità sociali e politiche di adulti e politici.
Al “Mario Pagano” di Napoli, al Liceo “Virgilio” di Pozzuoli e al IIS “Carlo Emery” di Roma lo spunto del libro di Luca Maurelli – che racconta la tragica vicenda del contromano di Nello Mormile in Tangenziale che nel luglio del 2015 uccise due persone, Livia Barbato e Aniello Miranda – è servito ad avviare un ragionamento sui rischi della guida in stato di ebbrezza, del superamento dei limiti, dell’utilizzo di sostanze sballanti che fanno perdere il controllo di se stessi e minacciano la vita di altri. Con Maurelli, e grazie al sostegno della Fondazione Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) - che svolge un prezioso ruolo nel campo della prevenzione sulla sicurezza stradale e che ha consentito di regalare copie del libro alle scuole e a tanti studenti - la mamma di Livia Barbato, Angela Buanne, l’avvocato Andrea Raguzzino, a cui si è unita a Napoli e Pozzuoli anche Federica Mariottino dell’associazione “31Salvatutti”, hanno parlato a decine di ragazzi mostrandogli il video di quella notte maledetta in Tangenziale ma anche slide e immagini a corredo di analisi sulle insidie delle nottate che spesso diventano incubo per i genitori.
Al racconto sempre toccante di Angela Buanne, che chiede e ottiene dai ragazzi di diventare “messaggeri” della vita di sua figlia Livia portando ovunque i suoi ricordi, si è unito anche Antonio Marra, papà di Nico, il giovane napoletano che un anno fa a Positano aveva trovato la morte in un dirupo dopo una nottata in cui aveva esagerato con l’alcol ed era stato lasciato solo dal gruppo con cui era arrivato in discoteca. Testimonianze, quelle di Angela e di Antonio, che hanno commosso e lasciato il segno nei ragazzi del “Pagano” e del “Virgilio”, pronti a recepire il valore di un messaggio disperato lanciato da genitori “amputati” dalla scomparsa dei propri figli. Con la speranza, o forse l’illusione, di poter dare un senso alla morte dei propri figli e di salvare la vita di almeno uno di quei figli altrui che li hanno ascoltati. (nelle foto, le immagini degli incontri nei tre licei di Napoli, Pozzuoli e Roma)
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