Torna (fino al 12 marzo) nel nuovo allestimento al Museo Pan-Palazzo delle Arti in Via dei Mille,  la mostra - evento 'I Miserabili' prodotta dal  Museo Madre e dall'Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio. Il format ideato  da Désirée Klain, già  adottato dal Consiglio Regionale  della Campania (miglior 'campagna' antiviolenza 2014 per Artribune), nasce da un' idea forte: accendere i riflettori non più sul corpo delle vittime della violenza  ma sulla miseria umana dei carnefici attraverso autentiche foto di cronaca e installazioni artistiche coinvolgenti.  

Novità di questa edizione, con il patrocinio della Regione Campania, dell'Unicef e in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è  il coinvolgimento  di 12 uomini come testimonial, uno ogni giorno della mostra: si parte con Patrizio Rispo, attesi tra gli altri anche Gino Rivieccio, Enzo Gragnaniello, Maurizio Braucci, Sandro Cuomo, Francesco Nardella, Ottavio Lucarelli e Nino Daniele. Denuncia e riflessione sono alla base delle istallazioni delle tre artiste scelte per l'edizione 2015. Le lenzuola, che simbolicamente rappresentano il luogo dove le violenze vengono consumate, sono il supporto delle opere di  Federica Rispoli:  “Non sto nei miei panni”; gioco duplice e metaforico, che rimanda alla  gioia che prova la sposa nel giorno del si, ma anche, in senso letterale, alla bambina  costretta a vestire abiti non adatti alla propria età. “La sposa bambina” è  un simbolo, che rappresenta tutte le giovanissime che subiscono violenze senza distinzione di razza, cultura o religione. Sempre della Rispoli il quadro “Crime” che sarà esposto nello spazio “Penitenza”  dove i visitatori potranno riflettere sulla violenza nel mondo. 

Sono interventi pittorici su lamiere d’alluminio le opere di Daniela Pergreffi, che, tutte insieme,  propongono una sequenza dinamica come quella di un film, e  singolarmente, come in un fermo immagine, offrono la sintesi di un’azione in corso. Azioni di violenza, compiuta e/o subita, cristallizzata dai nomi del mito per rendere universali e senza tempo atteggiamenti umani che purtroppo sfuggono spesso al controllo della ragione. Si chiama Jnjures il progetto di Nicca Iovinella,  cuore trafitto in più parti, che restituisce la percezione di un’anima spezzata e ricomposta. 

Di grande impatto emotivo il concept curato dal fotoreporter Stefano Renna, che riunisce vere immagini di cronaca, è stato tratto un video della durata 12 minuti, volutamente disturbante e provocatorio, con l’alternarsi delle fotografie dei reporter Renato Esposito, Fabio Cosma Colombo, Stefano Renna, Ciro De Luca e dell’agenzia “Newsfotosud”che raffigurano i reali “carnefici” nel momento dell’arresto, accompagnate da una musica dissonante. Momento significativo della manifestazione  si annuncia l’intervento di Maurizio De Giovanni, che l’anno scorso ha scritto in esclusiva per “I Miserabili”, l'emozionante racconto “Io non ho fatto niente”, tratto da fatti di cronaca, dove il punto di vista è quello dell’assassino. Lo scrittore interverrà al Museo Pan sabato 7 marzo alle 17,00 con una lettura del testo. Nel corso dell’incontro, alla vigilia del classico appuntamento della 'Giornata' dell'8 marzo, è previsto l’intervento dell’Assessore regionale Bianca D’Angelo tra le prime sostenitrici della campagna d sensibilizzazione adottata  dal Consiglio Regionale della Campania in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche sociali e  ''La Campania è  all’avanguardia nazionale nel contrasto della violenza sulle donne grazie alla legge regionale contro la violenza di genere che comprende percorsi di assistenza,  servizi territoriali integrati, l'istituzione dell'Osservatorio regionale e il sostegno al mondo dell'associazionismo in una rete socio-sanitaria di assistenza e tutela” ricorda D'Angelo. 'I Miserabili', è stato presentato per la prima volta il 29 marzo 2014 al “Museo Madre” . 

Prossima tappa dal  20 marzo al 5 maggio 2015 alla Casa della Memoria e della Storia di Roma, evento realizzato in collaborazione con F.I.A.P. e I.R.S.I.F.A.R.