«Non vedo l’ora che passi questo giorno perché non mi piacciono le celebrazioni e, se dovessi scegliere un regalo, vorrei la valorizzazione del lago d’Averno, un luogo a cui sono molto legato». Lo ha detto Raffaele La Capria, novantacinquenne scrittore napoletano, che, nel corso dell’intervista con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli de La radiazza, ha sottolineato che «Napoli gli manca tanto, oltre a rinnovare l’appello per il lago d’Averno, un appello che accogliamo e sosterremo in tutte le sedi opportune perché ne condividiamo l’importanza, al di là dell’autorevolezza della voce dello scrittore che tanto ha dato alla cultura napoletana e italiana».

«Le opere di La Capria sono ancora attuali e, purtroppo, soprattutto tra le nuove generazioni, non tutti le conoscono» hanno aggiunto Borrelli e Simioli che, a nome del movimento dei Non intellettuali, hanno annunciato allo stesso scrittore, che vive a Roma, «una giornata dedicata alla lettura di quelle opere, a cominciare da Ferito a morte, che si terrà a Napoli nei prossimi giorni»