«Studiate, crescete e date il vostro apporto a questa città. Non scegliete le vie più brevi, distinguete il confine anche sottile tra legalità e illegalità». È l’ appello forte, incisivo che lo scrittore Pino Imperatore ha rivolto ai liceali napoletani intervenuti a “Le eccellenze della scrittura incontrano la scuola”, per la V edizione del Premio Parthenope, organizzato da Pasquale Malva presidente del Rotary Club Napoli Posillipo, che premia la creatività degli studenti stimolandoli a scoprire il proprio talento.
Un incontro appassionante all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel palazzo Serra di Cassano, al quale hanno partecipato centocinquanta studenti del Tito Lucrezio Caro, Mazzini, Mercalli e Genovesi, pubblico tra i migliori che uno scrittore possa avere. «La parte buona di Napoli e di un futuro di sogni ancora tutto da costruire» come ha sottolineato Pasquale Malva.
Alla figura di Gennaro Serra di Cassano, patriota del 1799 napoletano, come a quella di don Peppino Diana ucciso dalla camorra nel 1994, e ancora a quella dei giudici Falcone e Borsellino, l’ironico autore di “Benvenuti in casa Esposito” si è poi riferito, raccomandando «Seguite i buoni esempi, ragionate, lavorate con noi per Napoli». Un messaggio applaudito dai tanti liceali e condiviso da un’altra eccellenza della scrittura: Maurizio de Giovanni, da domani ospite del Festival Internazionale del Noir di Parigi, che ha conquistato gli studenti napoletani con i suoi libri ma anche con una riflessione sulla lettura e sulla scrittura: «Coltivate le vostre idee, le vostre emozioni e la vostra passione. Lavorate perché non vadano perse. La scrittura è conservazione della passione, piccolo frigorifero in cui conservare parti della vostra vita che con il tempo si dissolverebbero». Necessità di credere in se stessi, ma anche un avvertimento: per scrivere bisogna aver letto tanto. E leggere è faticoso, un lavoro in salita e mai una perdita di tempo. In un libro non c’è niente di rassicurante perché allontana dal gregge, ci mette in discussione: leggere rende liberi. In conclusione poi una metafora calcistica: «Per scendere in campo a giocare ci vuole allenamento, non basta conoscere le regole del gioco. Bisogna lavorare, sudare, allenarsi».
L’importanza della parola scritta anche per Gennaro Silvestro, boss Pietro De Luca sul palco in “Benvenuti in casa Esposito” con una entrata in scena a sorpresa tra i ragazzi e l’esortazione a scrivere di più su carta e meno sms, e per la casa editrice napoletana Homo Scrivens intervenuta con gli scrittori Francesca Gerla e Domenico Carrara. «Sogni e passioni vanno coltivate, ma occorre essere anche umili e impegnarsi molto» ha commentato Aldo Putignano, direttore della casa editrice che si caratterizza per essere la prima compagnia italiana di scrittura, con l’organizzazione di laboratori e la creazione di una rete di autori accomunati dalla passione per la letteratura.