Ipotesi taglio tassi, Trump contro Draghi
di Redazione
Mar 18 Giugno 2019 16:03
Ipotesi taglio tassi per Mario Draghi. E le aperture del presidente della Bce, nel suo intervento alla conferenza di Sintra, fanno infuriare Trump. "In assenza di miglioramenti" sul fronte dell'inflazione "saranno necessari ulteriori stimoli", ha infatti sottolineato il presidente dell'Eurotower, ricordando come "ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare eventuali effetti collaterali continuano a far parte degli strumenti a nostra disposizione". Draghi ha ricordato la "flessibilità" degli interventi a disposizione della Bce: "Rimaniamo in grado di migliorare la nostra forward guidance adeguando il suo orientamento e le sue condizioni per tenere conto delle variazioni nel percorso di aggiustamento dell'inflazione". E questa flessibilità "vale per tutti gli strumenti della nostra politica monetaria". E ancora: i paesi con "alto debito pubblico, bassa crescita e basso spazio fiscale" possono mantenere "la fiducia degli investitori ricreando lo spazio fiscale attraverso riforme e investimenti pubblici e rispettando il quadro fiscale europeo". Draghi nel suo intervento al Forum di Sintra ha ricordato come "negli ultimi 10 anni, il peso dell'adeguamento macroeconomico è gravato in modo sproporzionato sulle politiche monetarie". Addirittura, ha lamentato Draghi, "ci sono persino stati casi" in cui i singoli paesi hanno adottato "politiche di bilancio procicliche che hanno rallentato lo stimolo monetario".
Ma il discorso di Draghi non piace al presidente Usa Donald Trump, che su Twitter passa all'attacco: "I mercati europei sono cresciuti dopo i commenti (non equi per gli Stati Uniti) di Mario D". Per Trump, infatti, Draghi "ha appena annunciato che potrà arrivare un nuovo stimolo, facendo immediatamente scendere l'euro nei confronti del dollaro, rendendo più facile in modo non equo competere con gli Usa". Un comportamento, aggiunge, con cui l'Europa "l'ha fatta franca per anni, insieme alla Cina ed altri".
Intanto, le aperture di Draghi su possibili nuovi tagli ai tassi e una ripresa degli interventi di stimolo della Bce spingono in basso il differenziale fra Btp e Bund decennali. Al termine dell'intervento di Draghi lo spread perde più di 10 punti e torna sotto quota 250: al momento il differenziale si attesta a 247 punti con un rendimento del nostro decennale sceso al 2,19%. Giù anche l'euro sceso leggermente sotto quota 1,12 sul dollaro.
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