Morire a 18 anni, dopo tre settimane di coma, in seguito all'aggressione di una babygang. Un gruppo di 8-10 ragazze violente e senza scrupoli. A raccontare la storia di Mariam, 18enne di origini egiziana, nata in Italia, cresciuta a Ostia e da qualche anno in Inghilterra, sono 'Le Iene'.

Mariam Moustafa si era trasferita a Nottingham "con la famiglia da 4 anni", si legge sul sito del programma che, domenica sera, manderà in onda un servizio realizzato da Pablo Trincia.

"La sua identità e la sua nazionalità sono state rese note soltanto ora. Era stata picchiata su un autobus da un gruppo di 8-10 ragazze che l’avevano presa di mira da qualche tempo (un’aggressione simile era già avvenuta in agosto mentre si trovava assieme alla sorella in un parco)".

L'AGGRESSIONE - "Tre settimane fa, il 20 febbraio, si trovava su un autobus assieme a un suo amico, che ha tentato di proteggerla dal gruppo delle ragazze che l’hanno aggredita a calci e pugni, come si vede anche in un video che sta girando su Internet".

L'OSPEDALE - "Proprio quel giorno - si legge infine - aveva saputo di essere stata ammessa alla facoltà di Ingegneria. Una volta portata in ospedale, nonostante dicesse di stare molto male, l’hanno rimandata a casa. La mattina dopo era già in coma".

GLI STUDI - "Il padre voleva farla studiare assieme alla sorella di 15 anni e un fratello di 12 nelle scuole inglesi ma a Mariam mancava tantissimo l'Italia. Soffriva tra l’altro di una malformazione cardiaca per cui si curava dalla nascita" viene raccontato da 'Le Iene'.