PARIGI. Quattro persone, tra cui un bambino di 6 mesi, sono rimaste uccise in una sparatoria avvenuta in un campo rom a Roye, nella regione di Somme, a un centinaio di chilometri a nord di Parigi. Secondo quanto riporta il giornale locale le Courrier Picard le altre vittime sono un poliziotto e due rom, un uomo e una donna. Sono rimasti feriti l'autore della sparatoria, un altro bambino e un altro agente. Secondo le prime ricostruzioni dei media francesi, potrebbe essersi trattato di un regolamento di conti.

La polizia francese ha dispiegato un massiccio dispositivo di sicurezza intorno alla zona, dove è avvenuta la sparatoria, nei pressi di un supermercato alle porte della cittadina di Roye. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti, ma secondo quanto riportano i media l'aggressore aveva già ucciso l'uomo, la donna e il bambino di sei mesi, appartenenti alla comunità nomade, prima dell'intervento della gendarmeria. Una volta arrivati gli agenti, l'uomo avrebbe poi aperto il fuoco contro di loro prima di rimanere a sua volta ferito. Non è ancora confermato se l'uomo che ha sparato appartenga anch'egli alla comunità rom.

Il premier Manuel Valls in un tweet ha espresso la sua solidarietà «alle famiglie delle vittime e del gendarme che è morto servendo la Francia». Anche il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, in una conferenza stampa durante la quale ha riferito quanto al momento gli inquirenti sanno della dinamica dei fatti, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti e lodato "il coraggio dei gendarmi che sono intervenuto per evitare» un bilancio di vittime ancora più drammatico. Cazeneuve ha poi aggiunto che, stando alle notizie raccolte finora, l'autore della sparatoria, che i gendarmi hanno fermato colpendolo alle gambe, era «molto ubriaco».