Il delirio dell'autore del massacro di Charleston: «Non ho scelta»
Roof aveva un sito dove esponeva le sue teorie razziste
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Sab 20 Giugno 2015 22:05
CHARLESTON. Dylann Storm Roof, il 21enne accusato di aver ucciso nove afroamericani in una chiesa di Charleston, aveva un proprio sito dove esprimeva le sue deliranti teorie razziste e postava sue foto con armi o mentre bruciava la bandiera americana. «Non ho scelta», scriveva nell'ultima sezione intitolata "An Explanation", dove spiega confusamente perché aveva scelto Charleston, riferisce il New York Times.
«Non ho scelta - si legge sul sito - non sono nella posizione di andare , da solo, in un ghetto e combattere. Ho scelto Charleston perché è la città più storica dello Stato e un tempo aveva il più alto tasso di bianchi e neri nel Paese. Non abbiamo skinhead, nessun vero Ku Klux Klan, nessuno che faccia qualcosa oltre che parlare su internet. Qualcuno deve avere il coraggio di andare nel mondo reale, e penso che tocchi a me».
Le foto del sito, dove Roof è sempre da solo, sembrano essere state scattate in luoghi storici della guerra di Secessione in Carolina del Sud, fra cui il museo della storia dei Confederati e la ricostruzione di una piantagione di schiavi a Sullivan Island. In una immagine il ragazzo appare accanto a figure di schiavi di cera, in un'altra con una pistola e la bandiera sudista. Il sito web, registrato in febbraio, riporta diversi link a pagine con invettive razziste, non firmate, contro ispanici e afroamericani. Non è chiaro se l'autore di queste pagine sia lo stesso Roof.
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