Sale a sette il bilancio delle vittime di incidenti registrati nelle ultime settimane a margine delle mobilitazioni dei gilet gialli. Nel nord della Francia, al confine con il Belgio, un automobilista è morto a seguito dello scontro tra la sua auto ed un camion che, la notte scorsa, era stato bloccato da un presidio dei manifestanti. Intanto a Parigi, dove si sta svolgendo una mobilitazione per il quinto sabato consecutivo, si stanno registando le prime tensioni. La polizia ha usato i lacrimogeni contro un centinaio di manifestanti sull'avenue du President Wilson.

Tuttavia, stando alle stime delle autorità, la protesta sta registrando una partecipazione molto inferiore a quella delle scorse settimane. A testimoniarlo il numero di persone fermate dalla polizia che, secondo il bilancio diffuso a metà giornata, sono state 85 contro le 548 persone fermate nello stesso momento sabato scorso. La manifestazione più numerosa si starebbe registrando in place de l'Opéra, dove i gilet gialli hanno osservato un minuto di silenzio per le persone morte in incidenti stradali dovuti ai blocchi. Le forze di sicurezza francesi restano comunque in massima allerta per la mobilitazione. Una mobilitazione che avviene a pochi giorni di distanza dall'attacco terroristico al mercatino di Natale di Strasburgo tanto che, nei giorni scorsi, esponenti del governo hanno più volte chiesto di annullare le proteste in segno di responsabilità nazionale e solidarietà con le vittime.

I gilet gialli, per il terzo sabato consecutivo, sono tornati a manifestare anche nel centro di Bruxelles. Diversamente dalle altre due volte, quando vi sono stati violenti scontri con la polizia, gli organizzatori hanno chiesto e ottenuto il permesso di manifestare. Le autorità hanno deciso un vasto spiegamento di forze dell'ordine. La polizia, riferiscono i media belgi, ha effettuato controlli già all'arrivo dei treni nelle stazioni ferroviarie di Bruxelles e avrebbe già disposto una cinquantina di fermi.