GAZA. Violenze e i disordini in Medio Oriente dopo l'annuncio del presidente Usa Donald Trump sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele. Il bilancio degli scontri è di 4 morti e oltre 700 feriti ma si teme che la tensione possa ora salire ancora. E oggi, dopo la decisione a sorpresa di trasferire l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, Trump esorta alla "calma e moderazione".

LA POSIZIONE DELL'ITALIA - La mossa di Washington resta isolata. L'inviato italiano presso le Nazioni Unite, riferisce Xinhua, ha detto ieri al Consiglio di sicurezza che l'Italia manterrà la sua ambasciata a Tel Aviv. "Crediamo che lo status di Gerusalemme come futura capitale di due Stati debba essere negoziato tra Israele e Palestina, nel quadro di un processo di pace che alla fine porterà alla costituzione di due Stati", ha dichiarato Sebastiano Cardi, Rappresentante permanente dell'Italia presso le Nazioni Unite, nella riunione del Consiglio di sicurezza su Gerusalemme. "Fino a quel momento - ha spiegato - l'Italia continuerà a rispettare le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite e manterrà la sua Ambasciata in Israele a Tel Aviv".

GLI SCONTRI E LE VITTIME - La tensione in Medio Oriente è altissima. Nella Striscia di Gaza, una persona è morta per le ferite di arma da fuoco usate dai militari israeliani, stando al portavoce dei servizi di assistenza medica, Ashraf al-Qedra. Una seconda persona è rimasta uccisa a Gaza, secondo quanto riporta Ha'aretz. Altre due persone, riferisce il portavoce del ministero della Salute, sono morte nella Striscia di Gaza, colpite dal fuoco israeliano e dai raid condotti dall'aeronautica di Israele a seguito del lancio di razzi provenienti dalla Striscia. I militari israeliani hanno confermato "violenti disordini" a Gaza e comunicato che i militari hanno risposto con "mezzi di dispersione antisommossa".