“Secondo te io sono felice di vivere così da più di 11 anni Salvini? Ho più paura a vivere così, che a morire così. E quindi credi che io possa avere paura di te? Buffone". Così replica Roberto Saviano replica a Matteo Salvini sulla possibilità che venga tolta la scorta allo scrittore che da anni vive sotto protezione dopo le minacce ricevute dalla camorra.

"Togliere la scorta a Saviano? - ha detto il titolare del Viminale ad 'Agorà' - Saranno le istituzioni competenti a valutare se corre qualche rischio, anche perché mi sembra che passi molto tempo all'estero, quindi è giusto valutare come gli italiani spendono i soldi". "Però è l'ultimo dei miei problemi - ha aggiunto Salvini - A Saviano mando un bacione se in questo momento ci sta guardando. E' una persona che mi provoca tanta tenerezza e tanto affetto".

Qualche ora più tardi, parlando durante una diretta Facebook dal Viminale, Salvini ha poi precisato: "Saviano? Figuratevi se mi interessa quello che fa Saviano, non sono io a decidere sulle scorte, ci sono organismi preposti. Continui a pontificare, lui è l'ultimo dei miei problemi". "Io - ha aggiunto Salvini - voglio combattere la mafia e la Camorra davvero".

"Pensi di minacciarmi? Di intimidirmi - dice Saviano in un video pubblicato su Facebook - In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani. E quindi credi che io possa avere paura di te? Buffone". "Salvini ha come nemici gli immigrati, le persone del Sud Italia, sono felice di essere tra i suoi nemici", aggiunge lo scrittore che definisce il leader della Lega "ministro della Malavita". "Il 17 marzo, subito dopo le elezioni, Matteo Salvini ha tenuto un comizio a Rosarno. Seduti, tra le prime file, c'erano uomini della cosca Bellocco e persone imparentate con i Pesce. E Salvini cosa fa? Dice questo: 'Per cosa è conosciuta Rosarno? Per la baraccopoli'. Perché il problema di Rosarno è la baraccopoli e non la 'ndrangheta", prosegue.

Alle parole di Salvini avevano replicato in molti. A partire dal Pd. Pina Picierno, europarlamentare dem invoca le dimissioni per il titolare del Viminale. "Salvini ha sempre avuto il vizietto delle minacce facili. Ma da uomo delle istituzioni è intollerabile - ha commentato -. Esporre così Saviano, personalità riconosciuta da tutto il mondo per il suo impegno contro le mafie, è a dir poco vergognoso. Non si minaccia chi non la pensa come noi. È un abuso di potere vero e proprio. Salvini si scusi e si dimetta''.

Il vicepresidente della Camera Ettore Rosato definisce invece le parole di Salvini "minacce inaccettabili per un uomo che ha contribuito a far luce su un sistema criminale pervasivo e pericoloso". "La scorta a Saviano - ha sottolineato Rosato - come lui stesso raccontò, non è una concessione ma la protezione che lo Stato deve garantire a chi minacciato per avere combattuto mafia e camorra''. Su Twitter gli fa eco Giuseppe Civati che bolla Salvini "pessimo, violento, pericoloso: un ministro dell'Interno che gioca sporco". Pietro Grasso di Leu su Facebook scandisce: "Non vogliamo altri Pippo Fava, Peppino Impastato, Mario Francese, Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato, Mauro De Mauro, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Giuseppe Alfano".