Di sicuro una frase infelice. Perché scrivere su Facebook, riferendosi alla pagina più buia della Repubblica, quella dei 55 giorni che vanno dalla strage di via Fani all'omicidio Moro, «chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40ennale?», come ha fatto Barbara Balzerani (nella foto), ex primula rossa delle Br ha scatenato una bufera. Lasciando esterrefatti i tanti che hanno letto in quel post della ex brigatista, in azione a via Fani il 16 marzo del 1978, una provocazione che riapre ferite mai chiuse tra i tanti che pagarono il prezzo più alto negli anni di piombo, i parenti delle vittime del terrorismo.

A parlare con l'AdnKronos di una «frase inopportuna» è Giovanni Ricci, figlio dell'appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, ucciso a 42 anni dal fuoco brigatista, l'uomo che a via Fani guidava la 130 dove viaggiava Moro. «Il vero problema sono stati i post che esprimevano solidarietà alla Balzerani», sottolinea Ricci. Post che hanno spinto poi la stessa ex terrorista a rimuovere il suo testo: «Deve aver capito, a quel punto, che la sua era una frase quanto meno strumentalizzabile».

Per Ricci, in ogni caso, tutto quello che sta avvenendo dimostra che «siamo ancora lontani dal pieno riconoscimento dei propri errori, dalla capacità di finirla con la mitizzazione di quegli anni», perché «bisognerebbe fare il mea culpa, finalmente, per arrivare a un riconoscimento tra le parti, mentre ironizzare come fa lei significa che non siamo pronti», conclude Ricci.

Per Gero Grassi, deputato dem e membro della Commissione Moro, la vicenda va letta all'interno di uno scontro tra ex terroristi. «Se vedete - dice all'AdnKronos - quello che scrive Etro in un post di replica a quello della Balzerani si capisce che c'è uno scontro tra chi, a tutti i costi cerca di difendere una verità in cui la purezza dei brigatisti venga salvaguardata, leggi Balzerani, in questo caso, e chi, come Etro, anche lui presente in via Fani, le chiede almeno di tacere».

«Io - ricorda Grassi - sono stato insultato dai commenti arrivati al post della Balzerani, in cui, di fatto, mi si accusa di voler andare oltre la verità raccontata dai brigatisti». «Invece di chiedere scusa e di dire la verità, assistiamo a un atto deplorevole, che manca di rispetto per le vittime di via Fani», conclude l'esponente dem.

Da parte sua la Balzerani ha provato a correggere il tiro, spiegando in un post successivo il suo pensiero, sottolineando come il suo obiettivo fossero «le verità di comodo, mistificazioni e vere e proprie menzogne su quegli avvenimenti, i comportamenti e le responsabilità di ciascuno». «Personalmente, se potessi, mi sottrarrei a questo cialtronesco spettacolo mediatico che, questo sì, a mio parere, offende i sentimenti e l'intelligenza dei più».