Il Consiglio Europeo che inizia oggi a Bruxelles "sarà uno spartiacque, per quanto ci riguarda. E per quanto mi riguarda sono disponibile a trarne tutte le dovute conseguenze". Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando nella sede del Consiglio a Bruxelles per il vertice dei 28 capi di Stato e di governo dell'Ue.

Alla domanda se il nostro Paese sia pronto a mettere il veto, se i partner non dovessero ascoltare le nostre richieste sulla gestione dei flussi migratori, Conte replica: "E' una possibilità che non voglio considerare, ma se dovessimo arrivare a questo, sicuramente per parte mia non arriveremmo a conclusioni condivise" del Consiglio Europeo.

"L'Italia ha elaborato una proposta che porta a questo Consiglio Europeo", una proposta "che riteniamo assolutamente ragionevole - sottolinea il premier - perché è pienamente conforme allo spirito e ai principi su cui è fondata l'Ue. In tutti questi anni e io stesso, negli incontri avuti con i leader degli altri Stati membri, ho ricevuto molte manifestazioni di solidarietà. Oggi è un giorno molto importante: aspettiamo che queste parole si traducano in fatti. E d'altra parte l'Italia non ha più bisogno di segni verbali e di attestazioni, ma ha bisogno di fatti concreti. Questa è l'occasione giusta".