“Essere qui è sempre una grande emozione. Bettino Craxi era mio nonno, per quanto mi riguarda era una grande persona dal punto di vista politico e dal punto di vista morale, che piaccia o non piaccia". A parlare all'Adnkronos, da Hammamet, nel primo giorno delle cerimonie per il ventesimo anniversario della morte 'in esilio' del leader socialista, è il nipote Federico Neri, figlio di Stefania Craxi.

"Essere qui è un'emozione forte perché quegli anni li ho vissuti sulla mia pelle... Questo tema del bullismo, ad esempio, l'ho vissuto in prima persona. Si tratta di un'eredità pesante dal punto di vista personale e umano", racconta Neri, che ricorda dei periodi vissuti a stretto contatto con il nonno. "Io qui ad Hammamet venivo sempre, anche per lunghi periodi, di Craxi mi rimangono i miei ricordi, che nessuno può capire o interpretare. Sulla sua figura vedo ancora molta resistenza da parte di alcune persone che, per convinzione politica e personale, sono rimaste della loro idea. D'altra parte, io sono venuto qui a onorare mio nonno da un punto di vista familiare non politico", ma "la battaglia per riabilitarne la memoria non si fermerà mai: ora la porta avanti mia mamma e, quando sarà il tempo, la porterò avanti anche io".

Quanto ad "Hammamet", il film di Gianni Amelio del quale anche la figura di Neri è indirettamente protagonista, il nipote di Craxi sottolinea: "Favino ha fatto un'ottima interpretazione di mio nonno e l'attore che ha interpretato me, anche se con un altro nome, ha preso un po' del mio carattere... Mi sono riconosciuto, è stata un'esperienza molto forte".