ROMA. «Confindustria  dice che con il Decreto Dignità ci saranno meno posti di lavoro. Sono gli stessi che gridavano alla catastrofe se avesse vinto il no al Referendum, poi sappiamo come è finita. Sappiamo come finirà anche in questo caso. Non possiamo più fidarci di chi cerca di fare terrorismo psicologico per impedirci di cambiare» Così il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, commenta su Facebook le dure critiche che Confindustria ha riservato al dl Dignità. Una risposta a quanto sostenuto Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, in audizione davanti alle Commissioni riunite di Finanza e Lavoro della Camera. «Il fatto che per contratti tra i 12 e i 24 mesi sia richiesto alle imprese di indicare le condizioni del prolungamento, esponendole all’imprevedibilità di un’eventuale contenzioso, finisce nei fatti per limitare a 12 mesi la durata ordinaria del contratto a tempo determinato, generando potenziali effetti negativi sull’occupazione oltre quelli stimati nella Relazione tecnica al Decreto, in cui si fa riferimento a un abbassamento della durata da 36 a 24 mesi».