ROMA. L'aula della Camera ha approvato il progetto di legge, a prima firma del deputato del Pd Emanuele Fiano, che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista, con 261 sì, 122 no e 15 astenuti. Il provvedimento passa all'esame del Senato. «Rispetto alla normativa penale, questa è davvero la peggiore legislatura che si ricordi. Governo e maggioranza stanno dando vita a una serie di interventi non di sistema, né razionali, ma spot, in cui è la politica, quando non l'ideologia, a dettare la necessità della norma penale». Lo ha detto, intervenendo in aula il deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto. «Questo testo, già criticato per l'indeterminatezza dal punto di vista costituzionale e per il mancato coordinamento con le leggi Scelba e Mancino, rischia di diventare una “polpetta avvelenata” sia per i cittadini sia per i giudici». «I primi, infatti, dovranno riuscire a capire nella fumosità della norma cosa sia lecito e cosa no, mentre i secondi si troveranno costretti a risolvere problemi che dovrebbe essere il legislatore a non creare. Si tratta, evidentemente, a prescindere dal merito, di un metodo scellerato che porterà un sistema penale sempre più 'obeso' al definitivo collasso», ha concluso Sisto.

«Il centrosinistra, con il voto di meno della metà dei deputati, ha cercato di nascondere il proprio fallimento sullo Ius Soli, approvando una legge ridicola e liberticida come quella proposta dall'onorevole Fiano. Non è criminalizzando i gadget o mandando in galera ragazzi che fanno il saluto romano, che si difende chi fa crescere la democrazia in Italia. Oggi i veri pericoli per la nostra Repubblica sono il condizionamento dei poteri forti sui mezzi d'informazione, la propaganda del terrorismo islamico e la negazione della Sovranità popolare imposta dalle logiche della Globalizzazione. Problemi veri che la sinistra si guarda dall'affrontare, ma che preferisce nascondere dietro l'attacco isterico ai monumenti e alle opere d'arte edificate durante il ventennio, oppure dietro la criminalizzazione di ogni forma di ricordo di quelle vicende storiche. Chi come noi ha abbracciato fino in fondo i valori della democrazia e della libertà, in nome della difesa della sovranita nazionale e popolare non puó non diffidare di queste manovre più ridicole che liberticide», ha commentato  Gianni Alemanno di Movimento Nazionale.  

Difende la legge il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. «Senza introdurre un reato di opinione, con questo provvedimento -prosegue- intendiamo colpire la propaganda d'odio, a difesa dei principi democratici e di libertà che non posso essere oggetto di revisionismo storico. Grazie ad Emanuele Fiano per il suo impegno in prima linea nel portare avanti questa battaglia».

Rincarca la dose Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda. «Al netto della premessa che il ventennio fascista è stata una dittatura, con tutti gli annessi errori, al netto della premessa che nessuno vuole 'rivalutare' quel ventennio, sconcerta la crociata avviata dall'onorevole Fiano e ovviamente dalla Boldrini contro alcuni simboli di quel periodo. Al netto di queste premesse resta il fatto che il Fascismo, piaccia o no, è stato un pezzo della peraltro ancora breve storia dell'Italia e ha lasciato tracce quotidiane che sono sotto gli occhi di tutti, pensiamo a grandi costruzioni architettoniche a Milano, penso alla Stazione Centrale, al palazzo della Borsa e tanto altro, o a Roma, come l'Eur. Vogliamo demolire questi edifici? E molte tracce indelebili di quel ventennio sono nella cultura, nella cinematografia, in tanti altri settori. Vogliamo distruggere tutto?»